CAMPOLI APPENNINO – Tartufo, oggi incontro Bianchi-Hausmann con produttori e associazioni
In marcia per il riconoscimento del Bio-Distretto della Valle di Comino e del marchio di origine geografica del tartufo di Campoli Appennino.
Sono questi i due obiettivi che vuole raggiungere l’iniziativa dal titolo “Appunti di viaggio per una ruralità costituente” organizzata sulla spinta dall’associazione “Valle di Comino Bio – Natura & Salute” che si svolgerà oggi martedì 4 luglio lungo tre tappe da Campoli Appennino fino ad arrivare a San Donato Val di Comino dove alle 16:30 ci sarà un dibattito pubblico sull’argomento.
Nel corso della giornata la Consigliera regionale Daniela Bianchi, l’Assessore regionale all’Agricolura Carlo Hausmann ed alcuni innovatori di sistemi rurali incontreranno i produttori locali, associazioni e cittadini per poi confrontarsi in una tavola rotonda intitolata “Sistemi rurali, nuovi territori tra innovazione sociale e bio-distretto della Val Comino – tartufo di Campoli” prevista per le ore 16:30 presso il teatro comunale San Donato Val di Comino.
L’iniziativa sarà anticipata da due incontri con le aziende agricole, uno presso Campoli Appennino alle 14 riguardante la produzione del tartufo, e l’altro alle 16:00 a San Donato Val di Comino legato alle produzioni biologiche della Valle.
Daranno il loro contributo alla tavola rotonda delle 16:30, oltre che la Consigliera Bianchi e l’Assessore Carlo Hausmann, anche Claudio Di Giovannantonio dell’Arsial e importanti innovatori del campo agricolo. Ci saranno Mattero Salvadori che con la cooperativa Earth Link Project opera nel campo dello sviluppo locale in ambito rurale, Agostino Riitano che con il progetto Rural Hub di cui è project manager sta portando l’innovazione sociale all’interno dell’agricoltura e Luigi Corvo, docente di Economia Collaborativa presso l’Università Tor Vergata.
-L’iniziativa è stata immaginata come un viaggio itinerante lungo la Val di Comino – spiega la Consigliera Daniela Bianchi – un territorio unico nel suo genere che con l’impegno di tutti può diventare un modello di sviluppo innovativo. L’agricoltura di qualità, in particolare quella bio, può diventare un bene comune capace di creare benefici economici, sociali e culturali per la comunità. Il Bio-distretto è un primo passo verso questo grande progetto così come il riconoscimento di prodotti unici delle nostra terra. Spero saremo in tanti in questo viaggio verso un’idea innovativa e allo stesso tempo antica del territorio.-