CECCANO – Rapporti Comune-Acea, critico il PSI: Dalla belligeranza ai buoni propositi
A giudicare dalle reazioni e dalle foto del reportage sull’inaugurazione dei lavori per il raddoppio del depuratore di Via Gaeta, dalle false minacce di rescissione del contratto con ACEA alle strette di mano calorose per Caligiore il passo è stato breve.
Vedendo l’ultima bolletta ACEA arrivata in casa qualche settimana fa, avevamo avuto il sospetto che il gestore del servizio idrico a Ceccano fosse ancora ACEA e leggendo i giornali dell’altro giorno ne abbiamo avuto la conferma.
L’entusiasmo di Caligiore dimostrato all’inaugurazione dei lavori per il raddoppio dell’impianto ha sgombrato il campo da ogni dubbio. Non più, e anzi non mai, belligeranza armata contro ACEA, ma buoni propositi condivisi per il futuro.
A coloro che in buona fede hanno creduto alla battaglia dei manifesti della Destra contro il gestore idrico forse verrebbe anche da interrogarsi su questo palese cambio di passo.
Eppure tariffe, perdite, razionamenti e autobotti sono sempre gli stessi e, per essere più precisi, proprio gli stessi che per il capo del governo della città avrebbero dovuto giustificare la risoluzione immediata del contratto, annunciata lo scorso anno e mai vista.
Mistero dunque, o forse più semplicemente la decisione per Caligiore di gettare la maschera finalmente e di dire la verità su una crociata contro ACEA che appare sempre più quello che è, o che è stata: un mero e strumentale stratagemma elettorale, peraltro insostenibile alla lunga.
Intendiamoci bene, i socialisti hanno sempre amministrato per implementare l’offerta di servizi e di infrastrutture del territorio, avendo determinato in seno ai governi di Centro Sinistra del passato la realizzazione a Ceccano della maggior parte degli impianti attivi nel comprensorio comunale, fino a ieri tanto cointestati da Caligiore e i suoi.
Lo abbiamo fatto anche concordando nel tempo con la STO e con ACEA i piani di di investimento da attuarsi a Ceccano per esempio, come nel caso dell’ampliamento del depuratore di Via Gaeta e per i nuovi chilometri di fognature.
Insomma, proprio quelle stesse opere riconosciute ora da Caligiore stesso importantissime per l’ambiente e per lo sviluppo della città e a cui però, negli ultimi due anni, sono state riservate solo sporadiche e fortunose implementazioni, dovute quasi unicamente al buon cuore di gestori e/o di altri Enti preordinati e soprattutto all’eredità progettuale e di pianificazione lasciata in dote dal Centro Sinistra.
Meglio forse per Caligiore allora passare al piano B, quello della tattica dello sviluppo condiviso con ACEA per nuovi impianti e con anticipazioni di nuovi chilometri di fognature.
Del resto i cittadini di Ceccano che hanno continuato e che continueranno a pagare la bolletta ACEA sono consapevoli del bluff messo in atto dalla Destra negli ultimi tre anni (uno di campagna elettorale più due di governo della città) e iniziano sempre di più a capire di avere a che fare con una compagine politica che continua a criticare a vanvera, mentre invece, in quanto a strutture e servizi, non disdegna di vivere di rendita per meriti non suoi ma che arrivano dritti dritti dalla buona amministrazione del Centro Sinistra del passato.
E per Caligiore e i suoi, probabilmente e a questo punto, vale anche la pena di correre il rischio per una nuova strategia comunicativa, magari proprio -per sorridere, si intende- all’insegna dello slogan “più fogne x tutti”, parafrasando il ben più noto e divertente La Qualunque di Albanese.
Insomma nel senso più generale del concetto, magari con le elezioni regionali ormai alle porte qualche opera infrastrutturale in più potrebbe non guastare: che porti la firma di ACEA, della Regione, della Provincia, o dell’universo-mondo-intero, perfino, potrebbe avere poca importanza; nastri da tagliare, sorrisi da elargire e vagonate di strette di mano rassicuranti potrebbero essere sempre in agguato, con buona pace della coerenza e, soprattutto per i ceccanesi, delle tariffe.
Antonio Ciotoli – Segretario sezione ‘Pertini’ PSI Ceccano