FROSINONE – Blitz antidroga ai Cavoni, convalidati i 4 arresti effettuati a inizio settimana

Tutti convalidati gli arresti operati tra lunedì e mercoledì scorsi dalla Polizia di Stato nel quartiere Cavoni di Frosinone, nei confronti di 4 persone dimoranti nei condomini di edilizia popolare di viale Parigi  e ritenuti responsabili a vario titolo dello spaccio al dettaglio che da tempo si consuma in quella zona.

Nell’udienza di ieri, il Giudice dr. Stefano Troiani, accogliendo le richieste di misure cautelari avanzate dai Pubblici Ministeri dr Vittorio Misiti e dr Alessandro Di Cicco, ha disposto la custodia cautelare in carcere per F. M. classe 1974, che lunedì mattina è stato sorpreso nel suo appartamento occupato abusivamente, mentre deteneva 50 dosi di marijuana nascoste in una cassaforte, e ritenuto responsabile di custodire e rifornire di droga, il punto di spaccio allestito all’interno del boschetto di viale Parigi.

Altrettanto pesanti sono stati i provvedimenti emessi a carico di B. S. classe 1949 e della donna R. E. classe 1975, anche loro sorpresi lunedì mattina all’interno della baracca adibita a punto vendita della droga; per i due è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di Napoli, che gli impedirà di ritornare nel territorio di Frosinone, dove appunto svolgevano la loro attività criminale.

Per S.A. del 1982, arrestato mentre faceva da vedetta agli spacciatori, è stato adottato l’obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria.

Per L.L. del 1957, arrestata mercoledì mattina nel suo appartamento di viale Parigi, mentre custodiva 150 dosi di cocaina pronte per lo spaccio al dettaglio, il Giudice ha disposto gli arresti domiciliari.

Si tratta di provvedimenti incisivi che pongono un freno alla fiorente attività di spaccio che imperversava nel quartiere ad ogni ora del giorno e della notte, dai primi accertamenti, difatti, è emerso che i sodali vendessero ogni dose di cocaina, composta da appena 0,15 grammi (meno di 1/6 di grammo) a 20 euro. Significa che da ogni grammo di cocaina (che agli spacciatori costa tra le 30 e le 40 euro), gli arrestati erano in grado di ricavare circa 6 dosi, per un incasso totale di 120 euro, ossia un guadagno del 300% rispetto all’investimento iniziale.

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