PONTECORVO – Renzi (Coldiretti): L’emergenza siccità aggravata anche dalla scarsa manutenzione degli impianti

“Ad oggi, ciascuno di noi ha perso almeno il 30% del raccolto di mais. Il consorzio deve intervenire subito, con provvedimenti localizzati, in particolare nelle campagne di Melfi, per salvare il salvabile e scongiurare perdite più gravi”. È il commento di Damiano Renzi, presidente della Coldiretti di Pontecorvo, subito dopo l’incontro che una delegazione di imprenditori agricoli ha avuto in mattinata con il direttore del consorzio di bonifica Valle del Liri. Nelle campagne pontecorvesi il servizio irriguo è disponibile dalle 19.30 fino alle 7.30 del mattino successivo.
“Abbiamo evidenziato – aggiunge il segretario di zona, Tommaso Di Brango – come una manutenzione più puntuale avrebbe aiutato a limitare i disagi e contenere le perdite. Abbiamo scoperto che l’impianto irriguo di località Melfi, alimentato da sei pompe, oggi ne conta la metà, con pesanti effetti sulla capacità di approvvigionamento delle acque da parte delle aziende agricole. E nessuno sa dire che fine abbiano fatto le altre tre”. Coldiretti ha sollecitato il consorzio a una capillare attività di controllo per individuare guasti e rotture che causano dispersione di risorsa idrica, ma anche a verifiche a tappeto sul territorio per individuare eventuali casi di attingimenti abusivi e per inibire modalità di irrigazione che dovessero comportare un uso eccessivo e ingiustificato di acqua. La siccità, combinata alla scarsa manutenzione degli impianti consortili, rischia di compromettere l’attività produttiva che rappresenta la voce più importante del pil pontecorvese.
“A inizio settembre avremo un confronto con i vertici del Valle del Liri per condividere gli interventi di riparazione e di sostituzione delle condotte e potenziamento degli impianti per gestire al meglio le risorse idriche la prossima estate. Restare senz’acqua – concludono Renzi e Di Brango – è un rischio che questo territorio non può permettersi. Saremo vigili nel verificare il rispetto degli impegni che il consorzio metterà su carta quando a settembre ci incontreremo per condividere una programmazione strutturale”. Una perdita del 30% per ettaro di mais, bruciato per indisponibilità di acqua, comporta al produttore un danno di 500 euro. Perdere il 30% di un ettaro di tabacco, la coltivazione pontecorvese più pregiata, può significare perdere anche fino a 6.000 euro.

Potrebbero interessarti anche...