CASSINO – Bimbo nato morto dopo parto cesareo: i genitori si rivolgono alla Procura

Bimbo nato morto all’Ospedale di Cassino: il dramma lo scorso 28 agosto dopo che una giovane mamma di Aquino, alla 34esima settimana di gravidanza, si faceva accompagnare d’urgenza dal compagno presso il nosocomio della Città Martire non avvertendo più movimenti del feto nel grembo.
La ragazza, giunta in ospedale intorno alle 2 del mattino, avrebbe atteso – secondo quanto riferito dalla coppia in un esposto presentato in Procura dall’avvocato Simona Longo – in Pronto Soccorso almeno mezz’ora prima di essere trasferita presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia. Qui avrebbe dovuto essere visitata, ma per l’indisponibilità del ginecologo di guardia, impegnato in un’urgenza, la 22enne veniva affidata a due infermiere che, dopo averla sottoposta ad una ecografia e ad un tracciato, avrebbero fornito il responso di un battito cardiaco indistinguibile tra quello della madre e quello del piccolo. A questo punto, preoccupatissima, la giovane allertava il proprio ginecologo che, in tempi brevi, la raggiungeva in ospedale presenziando ad una seconda ecografia che, purtroppo, accertava la perdita del feto. Dopo ulteriore, lunga attesa la madre della ragazza chiamava la Polizia: nel frattempo venivano disposte tutte le procedure per l’effettuazione di un lunghissimo parto cesareo che, solo alle 22.15, dava alla luce un bambino morto, presumibilmente per asfissia.
La famiglia, tormentata dal dubbio che la tragedia si sarebbe potuta evitare qualora la partoriente avesse potuto disporre di assistenza adeguata, ha inoltrato un esposto indirizzato alla Procura di Cassino chiedendo l’accertamento di eventuali responsabilità oltre al sequestro delle cartelle cliniche.

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