FIUGGI – Berlusconi chiude la kermesse di Forza Italia
Si è appena chiusa, con l’intervento del Presidente Silvio Berlusconi, la sesta edizione de “L’Italia e l’Europa che vogliamo”, organizzata a Fiuggi dal presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani.
Numerosi e illustri i nomi dei relatori intervenuti, appartenenti al mondo della politica, dell’economia e del giornalismo: dal Presidente del Comitato Schengen, Paola Ravetto, al Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, da Paolo Liguori ad Alessandro Sallusti, che hanno offerto il loro autorevole contributo ad un dibattito incentrato sui temi di maggiore delicatezza e complessità, che stanno segnando la vita quotidiana della comunità italiana ed europea, temi che richiedono attenzione ed impegno da parte di tutti i Paesi dell’Unione, dove ognuno è chiamato a fare la sua parte con serietà e senso di responsabilità.
Nella tre giorni del Partito Popolare Europeo, infatti, si è discusso, in particolare, di immigrazione, disoccupazione giovanile e crisi economica, ma anche delle necessarie riforme per favorire la crescita in Italia e in Europa, di politica industriale e green economy, con un focus dedicato ai temi dell’accoglienza e della sicurezza pubblica e ai diritti delle donne e alla lotta al femminicidio.
Il consigliere regionale del Molise, Vincenzo Niro, ha partecipato alla kermesse di Fiuggi nella duplice veste di membro del Consiglio d’Europa e di Vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia, appartenenti al gruppo del PPE nel Parlamento europeo e presenti con una folta delegazione.
Al termine dell’evento, Niro ha espresso viva soddisfazione per l’ampio ed interessante confronto sviluppatosi sull’idea di Europa e su quello che potrà essere il futuro dell’Italia in Europa: “Ritengo particolarmente significativa l’attenzione rivolta al tema dell’immigrazione. Un’accorta gestione dei flussi migratori fondata sul principio della ricollocazione condivisa dei migranti sul territorio europeo, con piani organici e ben definiti di integrazione, rappresenta l’unica possibile e concreta attività di accoglienza in grado di evitare il diffondersi di insicurezze e paure nella società civile, soprattutto nei paesi più interessati dal fenomeno migratorio”.
È solo seguendo questo percorso che, secondo Niro, “si potranno combattere, isolandoli, i gruppi terroristici, un percorso che potrà realizzarsi però solo se i governi nazionali ed europeo si impegneranno, con fermezza e decisione, a promuovere la cooperazione tra regioni e istituzioni europee”.