CECCANO – Ennesimi disservizi Acea ed ennesime critiche del PSI

24 ottobre: Acea Ato 5 informa che si stanno verificando mancanze di acqua in Via Marano e zone limitrofe, si prega di concludere la comunicazione se il disservizio da segnalare riguarda le zone indicate.

Questo il messaggio che da alcuni giorni si può ascoltare dopo aver digitato il CAP di Ceccano al numero verde indicato dal gestore idrico. Ma in Via Casette, forse area limitrofa di via Marano per l’ACEA, in molti civici delle zone più alte, è dallo scorso mese di giugno che l’acqua non è mai tornata praticamente, circa 8 volte in tutto a essere precisi. A supplire in qualche modo a questo disagio sono stati gli operatori di Protezione Civile nelle giornate più roventi estive, raramente ACEA direttamente: le famiglie da settembre sono state abbandonate a loro stesse ed alla personale possibilità di rifornirsi di taniche nelle fontane pubbliche della città.

Dove sono le 8 autobotti dislocate nel territorio segnalate ripetutamente dalla maggioranza al governo della città? Chi le ha viste? Come si può accedere tuttora al servizio, visto che la straordinarietà e diventata ordinario e visto che il gestore invita a terminare la comunicazione inerente il disservizio da segnalare?

Da settimane c’è una mini-migrazione in atto nella città di Ceccano, molte famiglie, come in Via Casette nella parte più alta, poiché inascoltate e abbandonate, si spostano a casa dei familiari o degli amici che hanno un rifornimento idrico accettabile, per far fronte alle esigenze minime di bambini piccoli o comunque del basilare viver civile di qualsiasi persona.

E quella di Via Casette, benché oggi stesso pare che un minimo di fornitura sia stata riscontrata dai residenti, è solo uno delle decine di casi limite ed eclatanti che trasformano la straordinarietà in ordinaria amministrazione.

Chi si ostina a minimizzare il problema, comunque generalizzato e costante, palesa l’evidenza di non conoscere la materia o di non essere puntualmente informato e di non avere nessun contatto con il gestore idrico e ancora, cosa peggiore, di non avere nessuna autorevolezza nell’azione di mediazione quotidiana che potrebbe -e anzi dovrebbe- avere con il gestore, al fine di contenere le pesanti ricadute derivanti dalla situazione critica del momento.

Nel passato e storicamente Ceccano ha sempre risentito di più di qualche problema in materia, comunque sempre gestito e contenuto, a garanzia dell’approvvigionamento idrico minimo necessario a soddisfare il fabbisogno basilare delle famiglie.

Quello che si sta verificando da mesi sull’intero territorio, a fasi alterne o con continuità come nel caso limite ma non isolato di Via Casette, non ha mai avuto precedenti e semplicemente, senza voler trovare le cause o le colpe dell’assenza di pioggia, sembra non essere fronteggiato con la giusta adeguatezza e parità.

Nel continuare a sostenere che la problematica idrica a Ceccano sia sotto controllo o nel continuare ad attribuire alle amministrazioni del passato responsabilità vaghe e inesistenti rispetto all’attuale emergenza idrica non ci fa un bella figura nessuno, in primo luogo perché la smentita è simultaneamente contro-smentita dai fatti e, almeno i diretti interessati dai disagi, hanno immediata contezza della favola “intortata”, in secondo luogo secondo perché i problemi continuano ad essere presenti e le 8 autobotti rischiano di diventare la storiella degli aerei del duce…

Il PSI di Ceccano auspica un tavolo risolutivo da attivare al più presto tra l’Amministrazione comunale e il Gestore ACEA per fare il punto della situazione sui disservizi persistenti nella città e sulle azioni risolutive attuabili nell’immediato per il ripristino dell’ordinarietà del servizio o, quanto meno, per l’attuazione di una programmazione chiara e puntale a supporto dell’organizzazione giornaliera delle famiglie ceccanesi.

Emiliano Di Pofi – Vice segretario sezione “Pertini” PSI Ceccano

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