PALIANO – Olio extravergine, produzione stagionale in controtendenza positiva
Olio extravergine, Paliano in controtendenza rispetto al resto della provincia. La cooperativa Palianense si avvia a chiudere l’imminente stagione con la produzione in crescita rispetto allo scorso anno. “Abbiamo cominciato lunedì a molire il prodotto conferito da soci, comunque in anticipo rispetto al periodo medio di molitura. I dati che ci arrivano dal territorio – dice Pietro Celletti, presidente della Palianense – sono confortanti. Faremo più olio e anche di qualità superiore”. La conferma ulteriore del trend è emersa l’altra sera durante l’assemblea annuale che ha approvato il bilancio consuntivo della cooperativa agricola, che conta 1900 soci conferitori. Il frantoio di Paliano ha lavorato nel 2016/2017 12.000 quintali di olive, per una resa finale di 1.500 quintali di olio. Le previsioni della produzione appena avviata sono in aumento. “Prevediamo – aggiunge Celletti, affiancato dal vicepresidente Adriano Fantauzzi – un conferimento complessivo che si attesterà intorno ai 17.000, anche 18.000 quintali di prodotto”. “Rinnovo anche qui, come già fatto nelle altre grandi città dell’olio di questa terra, l’appello agli olivicoltori, che siano essi piccoli o grandi, professionali o amatoriali, perché consegnino in cooperativa tutto il proprio prodotto. Abbiamo bisogno di fare grandi concentrazioni di olio – ha spiegato in assemblea Pietro Greco, direttore della Coldiretti di Frosinone – per riposizionarci sui mercati, in particolare sulla piazza romana. La richiesta di extravergine di oliva di qualità, tracciato nella provenienza e verificato lungo la filiera fino ai banchi vendita, è in progressivo aumento. I consumatori devono poter comprare il nostro olio. Se mettiamo da parte gli individualismi e condividiamo una strategia territoriale di cooperazione e condivisione abbiamo grandi possibilità di vendere più olio locale e di poterlo vendere al prezzo adeguato non solo alla copertura delle spese, ma anche – ha concluso Greco – alle legittime aspettative di reddito delle aziende”.