ROMA – Il ricordo di Primo Levi al ‘Palladium’
Primo Levi, la sua vita, la sua opera. In occasione del trentennale della scomparsa del grande scrittore, la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium lo ricorderà con una serata- sul suo pensiero critico, dal titolo “Primo Levi salvato e sommerso”, in programma giovedì 12 ottobre alle ore 20,30 presso il Teatro Palladium di Roma. Primo appuntamento della rassegna dedicata dal Professor Giuseppe Leonelli ai “Ritratti di scrittori e di poeti”, che nel corso dell’anno attraverserà, con l’ausilio di interpreti musicali e voci recitanti, il grande panorama della letteratura nazionale ed internazionale attraverso i secoli, l’evento sarà accompagnato al pianoforte da Emanuele Frenzilli.
In particolare, si percorrerà un itinerario critico e riflessivo a partire dalle opere “Se questo è un uomo”, “La tregua” e ” I sommersi e i salvati”. Nel primo libro si narra la stagione all’Inferno rappresentata dall’internamento dello scrittore giovanissimo ad Auschwitz, quella che l’autore stesso avrebbe definito “l’avventura di Auschwitz”: un viaggio all’inferno e ritorno, in cui la nostra umanità si proietta verso abissi di ferocia insondabili, ma non si smarrisce totalmente. “Anche ad Auschwitz, per qualche ora – scriveva Levi – possiamo essere infelici alla maniera degli uomini liberi”. Ma è nella lunga strada di ritorno a casa descritta ne “La tregua”, l’attraversamento dell’Europa dei campi di concentramento, che si assiste ad una narrazione del disgelo, non solo meteorologico, ma anche della mente e del cuore, in cui la vita sembra rifiorire, anche se in realtà forse non si uscirà mai dall’atroce esperienza vissuta. Inatteso, forse non sospettato, nel 1987 un altro gelo coglie lo scrittore, ormai famoso in tutto il mondo e prossimo ai settant’anni: un gelo che presto si trasforma in morte, proprio come capitò a Paul Celan, il grande poeta rumeno, sopravvissuto al lager, ma in seguito suicida a Parigi.
Questo vuol essere il dovuto omaggio a Primo Levi per questo significativo anniversario: un cammino attraverso le parole dell’autore dall’io narrante al messaggio universale che la sua penna ha saputo esprimere e che dimostra – nei suoi iter mentali di salvazioni ed abissi -di essere ancora tremendamente attuale. Per non dimenticare, per conoscere la Storia e far conoscere la scrittura dell’anima.