ANAGNI – Dal Circolo Legambiente una lettera al sindaco di Sgurgola
Riceviamo e di seguito pubblichiamo la seguente lettera inoltrata in data odierna dal Circolo Legambiente di Anagni all’attenzione del Sindaco di Sgurgola Antonio Corsi:
Gentile Sindaco Corsi,
le scriviamo in riferimento agli articoli recentemente pubblicati dalla stampa locale relativi al suo deciso intervento di accertamento e denuncia dell’inquinamento delle acque del fiume Sacco.
Come forse ricorderà, la nostra associazione è da anni interessata all’argomento e numerose sono state le denunce e le segnalazioni. Disinteressato e generoso è stato l’impegno dei volontari di Legambiente per non far calare l’attenzione sul tema: potremmo citare la partecipazione ai procedimenti giudiziari, o le decine di articoli su giornali, o la trasmissione di “Buongiorno Regione” di RAI3 andata in onda in diretta proprio da Sgurgola il 28 febbraio 2015.
Potremmo continuare con le analisi condotte da ARPA, su nostra richiesta, su un campione prelevato dal famigerato collettore di reflui sito in prossimità del ponte dell’Alta Velocità al confine tra Sgurgola e Anagni. Già allora, eravamo a gennaio 2015, i risultati non sono stati affatto confortanti!
In questi anni, abbiamo fatto quello che ci era possibile come associazione di cittadini: ad esempio, abbiamo lottato contro il declassamento del SIN e, successivamente, seguito il complesso procedimento di nuova perimetrazione, partecipando concretamente alla Conferenza di Servizi indetta dal MATTM, fino alla promulgazione del D.M. n. 321/2016 che ufficializza l’attuale Sito di Interesse Nazionale Valle del Sacco.
Dalla fine del 2016, dunque, è partito l’iter procedurale che porterà, auspicabilmente, alla bonifica del fiume. Sono già attive diverse procedure, delle quali lei avrà sicuramente contezza. Solo come promemoria, citiamo la Delibera Regionale n. 129 del 28 marzo 2017 “Promozione dell’attività di fitorisanamento–fitodepurazione finalizzate all’individuazione di progetti di ricerca pilota nel territorio del S.I.N. “Bacino del fiume Sacco” – D.M. n.321/2016 – per il biennio 2017/2018”, o, ancora, la Deliberazione 5 luglio 2017, n. 393 “Avvio delle attività di monitoraggio delle acque tramite campionamento delle acque ad uso potabile e dei pozzi di emungimento ad uso irriguo e domestico presenti nelle aree perimetrate ex D.M. n. 321/2016, volto a valutare lo stato di inquinamento delle falde”.
Possiamo affermare, senza timore di essere smentiti, che è grazie anche al lavoro dei volontari di Legambiente e di tante altre realtà associative del territorio, e nonostante l’inerzia di molti politici succedutisi negli ultimi due decenni, cioè da quando l’inquinamento del Sacco si è palesato, che possiamo iniziare ad intravedere una piccola luce in fondo al tunnel.
La sua attività di tutela del Sacco, dunque, non può che suscitare in noi apprezzamento e soddisfazione: ben vengano le sue azioni se si collocano nel solco delle nostre iniziative statutarie!
Le chiediamo, perciò, di volerci informare sulle iniziative che vorrà intraprendere e che seguiremo con interesse mettendo in campo le nostre risorse tecniche.
Per quanto riguarda il Fiume Sacco, possiamo suggerirle di adoperarsi per cercare di dare un’identità precisa ai responsabili dei numerosi scarichi abusivi, magari iniziando proprio da quello situato sotto al ponte di Sgurgola? Come certamente saprà, dal 2015 è in vigore la cosiddetta “legge sugli ecoreati”, che è costata a Legambiente, e ad altri, 21 anni di impegno civile. Oggi chi inquina, paga.
I problemi ambientali della nostra zona, purtroppo, non sono limitati all’inquinamento delle acque o del terreno: le è nota, certamente, la classificazione dell’intera provincia di Frosinone come livello pessimo per la qualità dell’aria (vedi Deliberazione Regione Lazio n. 536 del 15 settembre 2016). Eppure, sono in corso processi di autorizzazione per impianti potenzialmente emissivi proprio ad Anagni, parliamo della riattivazione dell’inceneritore di PFU (Pneumatici Fuori Uso) della Marangoni, oppure il riavvio degli inceneritori di Colleferro.
Noi siamo parte attiva nel contrasto di tali impianti, a tutela della salute dell’ambiente e dei cittadini.
Si unisca a noi, potrà cominciare concedendo il sostegno della sua amministrazione alla mobilitazione #RIFIUTIAMOLI e partecipando personalmente alla manifestazione del prossimo 18 novembre a Colleferro.
Circolo Legambiente Anagni