AQUINO – Grande commozione alle celebrazioni del 4 novembre

La data del 4 novembre, come noto, ha assunto per tutto il popolo italiano un significato fortemente simbolico. E’ la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, istituita allo scopo di rendere memoria ed onore alla vittoria italiana nel Primo Conflitto Mondiale.

Un ricordo particolare, ovviamente, va ai caduti di quello e di altri cruenti e sanguinosi conflitti.

In Italia è considerata una ricorrenza molto sentita anche se, ormai, non più giorno festivo.

In virtù di tali principi, anche quest’anno, l’amministrazione comunale di Aquino, guidata dal Sindaco Libero Mazzaroppi, ha inteso organizzare, nonostante la giornata piovosa, una toccante e partecipata manifestazione che ha assunto una grande valenza storica ed emozionale.

L’evento, perfettamente coordinato dal Comandante della Polizia Locale Vilfredo Di Nardi, ha visto l’importante e gradita presenza degli amministratori e della Giunta, dei Labari e dei rappresentanti dell’Associazione Vittime Civili, dei Mutilati ed Invalidi di Guerra, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e del Nucleo di Protezione Civile.

E’ stato confermato il tradizionale Cerimoniale che si è aperto con il ritrovo presso il Palazzo Municipale. Il Corteo cittadino,accompagnato, dalla Fanfara dei Bersaglieri “E. Toti” di Cassino, si è recato in Piazza San Tommaso d’Aquino, dapprima presso il Monumento dedicato alle Vittime Civili, dove è stato benedetto e depositato un omaggio floreale per spostarsi, poi, sul Sagrato della Cattedrale, al Monumento ai Caduti dove stata deposta una Corona di Alloro in onore di tutti i Soldati periti nel corso delle Guerre.

Dopo una riflessione di preghiera curata dal Parroco don Tommaso Del Sorbo, che con un duro monito ha richiamato ai valori della famiglia, ai principi della correttezza e dell’umanità, è stato il turno degli studenti della 3^ Media dell’Istituto Comprensivo di Aquino – accompagnati dai loro docenti – i quali, con la lettura di pensieri e note ispirate alla Pace, hanno aiutato a comprendere quali siano gli effetti deleteri delle guerre e delle divisioni tra gli uomini.

Di grande significato ed emozionante l’intervento del Sindaco Libero Mazzaroppi che ha ricordato il sacrificio di vita di tanti giovani ragazzi che ci hanno regalato un sogno chiamato libertà e lanciato l’idea – rivolta alla scuola aquinate – di organizzare un viaggio sui luoghi di guerra, che hanno ancora impresse dolorose pagine di storie, allo scopo di farle meglio approfondire e fissarle nell’animo come valore assoluto.

Ha ringraziato i militari di ieri, e di oggi, senza dimenticare il sacrificio, condiviso, delle loro famiglie, specie di quelle che hanno pagato prezzi altissimi in termini di perdite di vite.

Questa data – ha concluso Libero Mazzaroppi – aiuta non dimenticare, a ricordare le persone che hanno combattuto per la nostra patria; aiuta a ricordare chi ha sofferto e chi è morto al fronte, ma anche le famiglie, le mogli, le madri, i figli di tutti quei giovani ragazzi che hanno dato la vita per la nostra Italia. Dobbiamo perciò fermarci a ricordare con rispetto i nostri caduti, dire grazie alle nostre Forze Armate, e capire, dal profondo, cosa vuol dire essere italiani.

E’, questa, una preziosa occasione per riflettere sul senso della guerra, sempre ingiusta, sempre dolorosa, sempre crudele, sempre disumana, sempre sbagliata, sempre evitabile. Questa riflessione deve rendere forte in noi il sentimento di ripudio verso la guerra e la voglia di coltivare sempre la pace.

Dobbiamo rispettare gli altri, la democrazia, ed essere determinati a mettere in pratica, tutti i giorni, questi valori. La giornata di oggi ha quindi il significato di conoscere la storia per meglio interpretare il presente e programmare il futuro. Per questo deve venire dalle giovani generazioni lo spirito per la rinascita delle nostre Città, della nostra Nazione, con il contributo delle famiglie e delle scuole.

L’Italia ha bisogno delle loro idee, della loro energia, del loro entusiasmo e dei loro sogni.

La manifestazione si è conclusa con l’Appello ai Caduti di tutte le Guerre curato dalla Presidente del Consiglio Federica Di Sotto.

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