LATINA – Contemporanea, da sabato riparte la rassegna di Clemente Pernarella

Da sabato 11 novembre torna a Latina Contemporanea, la rassegna di teatro Off/Contemporaneo curata da Clemente Pernarella. La rassegna realizzata dal Teatro Ragazzi di Latina in collaborazione con Lestra e supportata dalla Regione Lazio con il Patrocinio del Comune di Latina. Sei i titoli in cartellone che offrono una panoramica di alcune delle reatà, degli autori, dei registi e degli attori che meglio rappresentano la scena emergente nazionale. Come in passato quando Contemporanea ha portato nel nostro territorio nomi del calibro di Emma Dante, Ricci/Forte, Compagnia degli Artefatti, Daniele Timpano etc. anche adesso si propone al pubblico un salto nel futuro. L’attenzione massima è verso i giovani, l’iniziativa nasce infatti dal Teatro Ragazzi e si muove dalla constatazione della necessità di parlare ad un pubblico che ha bisogno di essere messo in relazione con l’esterno, con le tendenze e con un diverso e più attuale consumo di cultura.
Si parte con un titolo importante “Aspettando Godot” di Samuel Beckett regia di Alessandro Averone. Più volte diretto come attore da Peter Stein si cimenta ora felicemente con un classico affidandolo ad un gruppo di attori straordinari. Lo spettacolo da poco programmato al Teatro Elfo Puccini di Milano apre la rassegna al Teatro Ponchielli.
“La scelta del Teatro Ponchielli è obbligata” afferma Pernarella “la chiusura delle sale per ora non permette alternative. Tuttavia lo spazio si presta agli allestimenti scelti e abbiamo comunque ritenuto necessario tornare alla programmazione perché crediamo che la città ne abbia bisogno. Attendiamo che la situazione dei teatri si risolva ma pensiamo che nel frattempo si debba garantire una programmazione d questo livello.”
Torna in città una proposta che mancava da molto tempo. L’elenco dei titoli ha il profilo dei cartelloni dei migliori teatri italiani. Dopo “Aspettando Godot” si prosegue il 30 novembre con “Accabadora” dal romanzo di Michela Murgia, premio Campiello nel 2010. La regia è di Veronica Cruciani. Lo spettacolo in stagione con il Teatro di Roma sarà all’India a Marzo. Una storia intensamente interpretata da Monica Piseddu. Il terzo appuntamento è il 20 dicembre con “E’ bello vivere liberi” la storia di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana poi deportata ad Auschwitz; diretto ed interpretato da Marta Cuscunà una delle voci più originali del teatro italiano contemporaneo finalista del premio ubu 2016 come miglior performer ed attrice. Il 2018 vedrà in sequenza altri tre titoli. A febbraio i la Compagnia partenopea Punta Corsara sarà in scena con “ Io, mia moglie e il miracolo”scritto e diretto da Gianni Vastarella, vincitore dell’edizione 2015 del Festival I TEATRI DEL SACRO. E’ il racconto tratteggiato di un paese senza luogo e di relazioni che hanno perso l’equilibrio. In questo paese, partiamo dalla storia di una famiglia: un marito, sua moglie e la presenza/assenza della loro figlia. A sconvolgere famiglia e paese, arriva un guaritore che non professa nessuna religione ma che ha il dono, individuale e miracoloso, di riportare in vita oggetti e persone.
A marzo andrà in scena “Sulla morte senza esagerare” del teatro dei Gordi, un collettivo vera rivelazione delle ultime stagioni teatrali nostrane che porterà uno spettacolo semplice, dove su una panchina, armata solo di una piccola pianta grassa la morte, aspetta i suoi ospiti. Un fulgido esempio di come il teatro di figura possa essere utilizzato in modo tanto opportuno da attori ancora così giovani. Un teatro fatto di silenzi, di sguardi impalpabili, di movimenti impercettibili, di un rapporto calzante con le musiche e i suoni, che sottolineano ironicamente ogni personaggio in un impasto gustoso di pianto e riso.
Ultimo appuntamento ad aprile con “A Virginie” scritto e diretto da Lucia Calamaro pluripremiata artista romana a cui il teatro di Roma ha dedicato una retrospettiva nel maggio scorso dal nome Ritratto d’artista e che con i suoi spettacoli , tra cui ricordiamo“L’ origine del mondo” “Tumore. Uno spettacolo desolato“ e “La vita ferma” ha rivoluzionato il panorama del teatro di ricerca italiano ed europeo.
“A virgine” è una ripresa di “Tumore. Uno spettacolo desolato“ ed è uno spettacolo si desolato eppure ricco di humor: racconta l’itinerario di un malato terminale, attraverso l’accompagnamento, le cure e la degenza presso un ospedale X, un posto strano in cui vivono la Madre della Paziente e la Dotto¬ressa. In questa culla di nature ibride, ingrossa e cresce il vuoto.
La rassegna è contenuta all’interno delle attività del Teatro Ragazzi, diretto da Melania Maccaferri, sostenute dalla Regione Lazio e il rapporto costruito con ATCL è teso al rafforzamento di un progetto che vuole mantenere la città lontana dal rischio di isolamento culturale paradossalmente più forte nella nostra che in altre Regioni.
“Il teatro è l’unica arte che prevede l’esercizio della partecipazione. Non è previsto il consumo individuale. Il teatro è comunità. Credo che questo debba far riflettere. Questo è quello in cui abbiamo sempre creduto e questa è la direzione che continuiamo a perseguire” conclude Pernarella.

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