TREVI NEL LAZIO – Ritrovamento cani avvelenati, Carabinieri e guardie zoofile a caccia dei colpevoli

Non è passata neanche una settimana dalla macabra scoperta di due cani avvelenati nel Comune di Trevi nel Lazio, che nella giornata di lunedì scorso sono stati rinvenuti altri due esemplari morti per bocconi avvelenati, uno randagio e l’altro di proprietà.
Le guardie zoofile dell’Accademia Kronos, coordinate dal comandante Armando Bruni, sono intervenute sul posto con l’ausilio dei Carabinieri della locale stazione per constatare il decesso dei due cani, trasportati presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Roma per le analisi ed i controlli di rito. Dopo il primo caso della scorsa settimana, secondo le disposizioni del ministero della Sanità, le guardie zoofile hanno segnalato con apposita cartellonistica l’area di pericolo, in modo che i proprietari tenessero lontani i cani da quella zona.
“Purtroppo si è verificata un’ennesima crudeltà verso i nostri amici a quattro zampe – commenta il Comandante Armando Bruni -. E’ doveroso ricordare come l’uso di bocconi avvelenati costituisca, oltre che una pesante violazione della legge penale, punita ai sensi dell’articolo 544 bis del Codice Penale conreclusione da quattro mesi a due anni, anche un inequivocabile atteggiamento di arretratezza culturale. Noi da parte nostra continueremo la vigilanza sul territorio, ma chiediamo anche l’aiuto da parte dei cittadini affinchè possano segnalare a noi o ai Carabinieri situazioni ambigue e sospette”.
“E’ una situazione che lascia sconcertati – ha commentato il Sindaco Silvio Grazioli -, atti di vera e pura disumanità che vanno condannati e repressi e che, allo stesso tempo, intaccano negativamente l’immagine del paese e dell’intera comunità. Mostriamo la massima disponibilità e collaborazione alle autorità preposte per contrastare questo fenomeno di insensibilità e spietatezza”.

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