FROSINONE – ‘Caporetto’: l’ultimo saggio di Alessandro Barbero presentato domani

Domenica 17 dicembre, alle ore 17, nell’ambito della manifestazione “La Lettura Esercizio della Ragione e dell’Emozione – La Biblioteca premia i lettori” promossa dalla Biblioteca Comunale di Frosinone e organizzata dalla Associazione Culturale i Biblionauti ospiterà lo storico Alessandro Barbero (nella foto) che presenterà la sua ultima fatica letteraria “Caporetto”.

Alessandro Barbero descrive accuratamente, nella sua “Caporetto”, quella che possiamo definire una fotografia della nazione di allora, incartata fra classi dirigenti incapaci, conflitti e gelosie fra le alte cariche militari e clientelismi. Luigi Cadorna, comandante in capo del nostro esercito, nelle deposizioni alla Commissione parlamentare che fu insediata dopo la catastrofica ritirata ebbe a dichiarare che la causa fu del disfattismo delle nostre truppe, la II armata in particolare, che si era ritirata ignominiosamente senza combattere o arrendendosi al nemico e che fu la propaganda socialista e cattolica a mettere in atto quello che molti definirono uno sciopero dei militari. Non fu così perché diversi capisaldi resistettero a oltranza, numerosi reparti riuscirono a rallentare anche il nemico, ma non riuscirono a resistere alle manovre di infiltrazione che le truppe tedesche, in particolare, adottarono.

I nostri soldati erano sfiduciati, esasperati, provati da precedenti battaglie il cui unico risultato era stato quelle di perdere migliaia di uomini inutilmente negli assalti in massa preferiti dai nostri comandi militari, senza avvicendamenti fino a quando non avessero raggiunto l’obiettivo. Inoltre aveva influito sul tracollo il regime repressivo e disciplinare che non stimolava i soldati ma che puntava esclusivamente alla piena e cieca obbedienza.

“Una occasione anche per molti giovani” ci dichiara Paola Gangeri Presidente della Associazione Culturale i Biblionauti “che in questo centesimo anniversario di Caporetto e delle cause che portarono a quella disfatta per non commettere gli stessi errori che tante volte si sono ripetuti anche in epoche recenti possono trarre utili consigli per costruire una Italia migliore”.

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