ISOLA DEL LIRI – Rampe per disabili: Trombetta bacchetta Quadrini ed elogia don Di Stefano

“Chi lavora e chi chiacchiera”. Giorgio Trombetta, consigliere di minoranza del gruppo “Progetto Comune”, ironizza sulla situazione della realizzazione di rampe per i diversamente abili nella città di Isola del Liri. L’ente comunale ed il parroco, uno fermo nella costruzione di una rampa per disabili dallo scorso mese di agosto, l’altro che ne sta realizzando una per l’accesso alla Sala Parrocchiale.
”Due realtà della nostra città – sostiene Trombetta -:  una, l’amministrazione Quadrini, ha chiuso la Galleria Pisani ad inizio agosto, in piena estate isolana,  contravvenendo a quella che dovrebbe essere il credo della nostra  città “il turismo” per realizzare una rampa, ma distanza di 4 mesi non v’è ancora traccia,  l’altro Don Alfredo la sta facendo sul serio, senza perdersi in chiacchiere”. La richiesta di una struttura dove aprire lo “Sportello H ” coordinato all’unisono con l’ufficio dei servizi sociali del comune resta inevasa, nonostante si parlasse di un’imminente apertura nei primi di settembre.  E così è trascorso anche il mese di novembre in attesa di risposte da fornire a chi ne aveva fatto richiesta; Paola Bianchi(Presidente) e lo stesso Giorgio Trombetta(vice), Coordinatori Regionali del Lazio di Vite Diverse Onlus Lazio, associazione nazionale no profit. In questi giorni, però, i lavori esterni alla sala parrocchiale della collegiata di San Lorenzo hanno “acceso” una luce alla voglia di fare della onlus :”Perché non chiedere a Don Alfredo, che sta realizzando una rampa per i diversamente abili nella struttura di poter usufruire della sua ospitalità?”.  L’interrogativo posto da Giorgio Trombetta, vista la totale assenza dell’amministrazione Quadrini nel dare risposte al loro progetto :”I lavori fuori la sala Agape – sostiene il consigliere di minoranza – sono un’opera di coraggio in un area che da mezzo secolo dimenticata e dove il tempo si era fermato. Ridare luce a piazza Abate Pistilli e l’opportunità a chi fino a ieri non poteva accedervi è un’opera che va elogiata. A noi occorre uno spazio dove chi non è in grado in tutte le necessità quotidiane, dal sentirsi autonomo, alle visite mediche, ai trasporti d’urgenza, aiuti legali, al ritiro della pensione possa avere un interlocutore. Lo sportello H avrebbe una valenza particolare se all’intero della sala Agape, visto che siamo in attesa che il comune ad oggi non ha fatto fornito ne la struttura e ne risposte alla nostra richiesta. Uno sportello per questo territorio per gli altri, ma, evidentemente, questa è terra di movida, il resto conta poco”.

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