CECCANO – Successo per il concerto del 23 febbraio in ricordo di Francesco Alviti

L’icastica espressione di Jacopone: Stabat Mater, per indicare l’atteggiamento di Maria davanti all’ingiusta ed indicibile sofferenza del figlio inchiodato sulla croce, ha accomunato tutti durante l’esecuzione della splendida opera di Rossini che dà al testo del frate umbro la forza travolgente della musica, capace di interpretare il non esprimibile, il dolore di tutte le madri di fronte alla tremenda ingiustizia della morte del figlio Arte, emozioni, bellezza, sofferenza, dramma sono stati al centro della superba esecuzione dello stabat Mater di Rossini, nel giorno anniversario della morte di Francesco Alviti, a Ceccano, nella Collegiata di san Giovanni battista, venerdì 23 febbraio 2018. Il concerto è stato preceduto da una introduzione allo Stabat Mater di Jacopone da Todi da parte del prof. Renzo Scasseddu che potete trovare integralmente qui    Poi la musica ha ricordato a tutti come la sofferenza e la morte facciano parte della nostra vita, inevitabilmente, ma anche che quel dramma può essere vinto dalla bellezza e dalla fede. L’esecuzione dello Stabat Mater di Gioachino Rossini, nel 150° anniversario della sua morte, è stata affidata alle voci soliste di Vittoria D’Annibale e Cinzia Cristofanilli, soprani, Enrico Talocco, tenore, Michele Migliori, baritono, con il Coro del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres e con l’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti
Una seconda esecuzione dello Stabat rossiniano ci sarà a Frosinone, l’11 marzo 2018.

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