FROSINONE – Influenze malavitose in provincia, Maddalena (Liberi e Uguali): Le combatteremo
La sottovalutazione politica del fenomeno mafioso- camorristico nella nostra Provincia ha portato ad una situazione estremamente delicata: tutte le relazioni degli organismi competenti, infatti, hanno sottolineato un radicamento forte e strutturato delle organizzazioni malavitose nella Provincia di Frosinone. E’ ora di squarciare questo velo di ipocrisia e di mettere in cima all’agenda politica la lotta alla criminalità organizzata- dichiara Marco Maddalena (nella foto) – candidato nel collegio uninominale di Frosinone nord per Liberi e Uguali.
Il consigliere comunale di Ferentino, insiste, sul tema: la posizione baricentrica tra Roma e Napoli ha accentrato numerosi loschi interessi: così facendo la nostra terra è divenuta terra per le mafie. L’ultima relazione della regione Lazio “Le mafie nel Lazio” ha censito ben 9 clan attivi: si tratta di famiglie mafiose legate alla ndrangheta, alla camorra e al Clan Spada, tristemente noto per le vicende di Ostia. Particolarmente critica la situazione relativa al riciclaggio di denaro e al traffico di stupefacenti.
Per tutte queste ragioni – ho ritenuto necessario aderire immediatamente alla campagna contro la corruzione “Riparte il Futuro”, l’organizzazione fondata da Libera di Don Ciotti e dal Gruppo Abele, che dal 2013 si batte per sensibilizzare l’opinione pubblica su tali tematiche creando campagne d’informazione e di denuncia. L’obiettivo dichiarato è semplice, abbattere gli sprechi, fare luce nelle amministrazioni pubbliche per avere un livello di corruzione inferiore alla media europea. Questa è una condizione necessaria per garantire competitività e reperire risorse da destinare al welfare pubblico.
“Non può esserci futuro in un Paese che sperpera denaro pubbliche in corruzioni e malaffare – insiste il segretario provinciale di Sinistra Italiana- gli ultimi dati sulla Corruzione, pubblicati dal Sole 24 ore, ci dicono, per esempio, che negli ultimi 3 anni è cresciuta del 74% o che è pari a 585 miliardi di euro, il differenziale tra i costi della corruzione in Italia e i costi in Germania. Allo stesso modo è stato certificato come l’attività estorsiva delle mafie sia uno dei principali freni allo sviluppo del mezzogiorno italiano. Coniugare dunque una seria lotta al malaffare deve essere una priorità per il Paese e per la nostra formazione politica.
Ridiamo un senso concreto alla parola legalità, coniugandola con onestà, etica, trasparenza, dignità sociale promuovendo programmi ed azioni concrete sul territorio e per il territorio.