AVERSA – Riciclaggio ‘malavitoso’ mediante 6 società cartiere: quasi 40 milioni di euro tra proventi illeciti e IVA evasa

Maxi-operazione antiriciclaggio portata a termine nelle scorse ore dai Finanzieri di Aversa con 34 ordinanze di custodie cautelari, la metà delle quali in carcere e ai domiciliari, con sequestri per circa 35 milioni di euro. Confiscati in particolare immobili, auto di lusso, rapporti finanziarie e quote societarie nelle disponibilità dei soggetti in questione, accusati di far parte di due distinte associazioni malavitose con basi logistiche nella zona dell’Agro Aversano. Grazie anche all’apporto della DDA di Napoli e Firenze, in particolare, è stato possibile individuare l’esistenza di 6 società cosiddette ‘cartiere’ con sedi sparse tra il Lazio, la Campania e la Toscana che nel periodo 2009-2016 hanno emesso fatture certificanti operazioni in realtà inesistenti per 100 milioni di euro in favore di quasi 650 aziende beneficiarie della frode, tutte operanti nel settore edile. Le ‘cartiere’, a fronte dell’emissione delle false fatture,  ricevevano tanto di pagamento dei corrispettivi mediante bonifici bancari, rimettendo poi le somme ricevute su altri conti intestati a terze ditte ‘di comodo’, conti dai quali infine i promotori delle organizzazioni prelevavano il contante, trattenendo per loro una percentuale pari al 12-22% del totale. Ovvia, naturalmente, anche la connivenza di un funzionario di banca, che agevolava le operazioni succitate. Spaventose le cifre dei proventi illeciti ricavati e dell’IVA evasa in totale: oltre 38 milioni di euro.

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