CASERTA – Ricette intestate a pazienti defunti o inesistenti: la ASL denuncia, il NAS interviene

Un ingegnoso sistema truffaldino architettato a danno del Servizio Sanitario Nazionale è stato scoperto dal NAS di Caserta che, su autorizzazione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare (3 ai domiciliari, 2 con obbligo di dimora). Tra le imputazioni anche quella di commercializzazione internazionale illegale di farmaci privi di fustelle.
Centro dell’inchiesta una farmacia di Castelvolturno i cui titolari, corrispondendo periodiche somme di denaro – circa 300 euro mensili – ad un medico connivente, ‘pagavano’ la stipula a loro favore di ricette intestate a gente deceduta, quando non inesistente o ignara, per ottenere i relativi rimborsi dal Servizio Sanitario Nazionale. Sulle tracce del sodalizio, come detto, il NAS di Caserta, allertato dai sospetti del direttore della locale ASL che, a seguito di una verifica interna, aveva notato come il succitato medico avesse generato una spesa farmaceutica per paziente pari ad oltre 800 euro, a fronte di una media aziendale di poco superiore ai 160. Di circa 800.000 euro, invece, il quantitativo di danaro movimentato sulla base del rapporto truffaldino intercorrente tra il professionista e la farmacia: controlli più approfonditi accertavano come, spesso, il ricettario e i timbri personali del medico fossero direttamente a disposizione del personale del negozio. I farmaci, dopo la certificazione e perciò ormai privi dei bollini adesivi, venivano venduti all’estero, in particolare in Ucraina. Di circa 300.000 euro il danno erariale attestato, con l’attuazione relativa di un decreto di sequestro per equivalente a carico degli indagati.
Truffa aggravata ai danni del Sistema Sanitario Nazionale, corruzione, falso in atto pubblico, ricettazione di farmaci privi delle fustelle, associazione per delinquere con l’aggravante della transnazionalità: questo il complesso delle accuse emesse.

Potrebbero interessarti anche...