PALIANO – Raccolta differenziata, dati in continuo miglioramento

“Come eravamo e come siamo” è la fotografia al 31 dicembre 2017 dell’evoluzione della comunità di Paliano verso Rifiuti Zero. Il dato visivo, elaborato dalle sequenze storiche e da quelle mensilmente prodotte dalla Gea spa, è di per sé esaustivo, tuttavia, alcuni di questi meritano il giusto risalto. La percentuale di rifiuto differenziato pari al 70%. Al rifiuto complessivo si accompagna il dato sul rifiuto prodotto ogni anno dai palianesi che si attesta, relativamente al residuo, a 90 Kg procapite. Proprio quest’ultimo dato è il nuovo motivo di orgoglio: dei 378 Comuni laziali, infatti, Paliano è uno dei migliori.
Questi dati sono molto incoraggianti e l’avvio, come già preannunciato, in via sperimentale dal primo gennaio 2018 dell’applicazione della Premialità sulla Tariffa, ha lo scopo di migliorare ulteriormente la raccolta differenziata e, conseguentemente, ridurre le tariffe per i cittadini virtuosi. Questo sarà possibile perché se diminuirà il rifiuto secco indifferenziato, ci sarà anche una riduzione dei costi del conferimento in discarica, andando logicamente ad aumentare le altre categorie di rifiuto (carta, plastica, vetro e metalli) che non costituiscono un costo diretto di smaltimento.
Bruno Ghigi, referente Zero Waste Italy per il Lazio ha dichiarato: «Contenti ma mai soddisfatti dei risultati conseguiti, questo il motto di Rifiuti Zero, visti gli ottimi risultati del comune di Paliano, lanciamo una nuova sfida: dimezzare l’attuale valore del residuo. Un risultato ambizioso ma raggiungibile anche grazie all’introduzione della premialità sulla tariffa che, dopo un adeguato periodo di sperimentazione, aiuterà al raggiungimento dell’obiettivo».
Il sindaco Domenico Alfieri e l’assessore Simone Marucci (nella foto) hanno così commentato: «Paliano, relativamente al residuo è sceso a 90 Kg procapite, centrando il virtuoso obiettivo di arrivare al di sotto dei 100 Kg in controtendenza con la media nazionale. Lo scopo che ci vogliamo prefiggere è quello di produrre una massa di rifiuti sempre inferiore, così da conseguire una diminuzione dei costi per la raccolta, lo stoccaggio e lo smaltimento, generando quindi un minore impatto sul territorio e sull’ambiente e un risparmio economico. L’introduzione della premialità sullatariffa si configura come “fase” particolarmente delicata in quanto l’unica in grado di consentire alla comunità quel salto qualitativo e quantitativo che merita e che la vedrebbe collocarsi in un’area di sicura eccellenza. Ringraziamo Bruno Ghigi e l’Osservatorio Rifiuti Zero per gli elogi al nostro comune».

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