REGIONE – AIOP Lazio, Jessica Veronica Faroni riconfermata alla presidenza dell’associazione
Dopo nove anni di mandato Jessica Veronica Faroni è stata riconfermata presidente dell’AIOP Lazio (Associazione italiana ospedalità privata).
La nomina è avvenuta durante l’Assemblea regionale convocata per il rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2018-2021. Massimo Miraglia è invece il vicepresidente dell’AIOP LAZIO.
Presidente e vice sono stati eletti all’unanimità
Medico chirurgo, neurologo, manager sanitario, la Faroni è a capo del Gruppo INI (Istituto Neurotraumatologico Italiano), presente con 10 strutture accreditate con il Sistema Sanitario Nazionale nel Lazio e in Abruzzo.
L’Aiop rappresenta 118 istituzioni sanitarie e socio sanitarie di matrice laica ed anche religiosa (acuti, riabilitazione, lungodegenza, psichiatriche, RSA, hospice, centri ex art. 26, domiciliari e ambulatoriali) con 11.731 posti letto. Dal 2015 c’è stato un aumento di 700 unità. L’Aiop Lazio è la sede regionale con un numero maggiore di posti letto (22 % sul totale nazionale)
L’associazione, nata nel 1966, dedica particolare attenzione al rapporto terapeutico e umano tra medico e paziente, per garantire la migliore tutela della salute dei cittadini che si orientano verso l’assistenza sanitaria privata.
“Non è stato facile decidere di ricandidarmi dopo 9 anni di durissimo lavoro che ci ha portato a risultati significativi per le nostre aziende.
Ma c’è ancora molto da fare – ha affermato la Dr.ssa Faroni – Dopo tre mandati, conosco perfettamente le problematiche della sanità privata e credo di poter ancora dare il mio contributo”.
“Intanto continuerò a lavorare per preservare la collegialità dell”associazione, difendendo gli interessi di tutte le strutture sanitarie per imprimere definitivamente nel sistema sanitario nazionale la convinzione che la sanità privata sia una risorsa complementare – aggiunge la Presidente Aiop -.
Mi batterò ancora affinché la sanità privata diventi un interlocutore importante per lo Stato e non più un insieme di strutture sulle quali fare cassa. Per questo bisogna dire basta ai tagli. Vorrei sottolineare con forza che l’uscita dal Piano di rientro della Regione Lazio è stato un obiettivo raggiunto soprattutto grazie al contributo ed al sacrificio del nostro settore che ha subito pesanti tagli di letti e di budget a scapito delle prestazioni erogate e dell’assistenza”.