APRILIA – Un ricordo per la pace: l’associazione ricorda Domenico Fusco, fu Medaglia d’Onore IMI

Due anni fa il 27 agosto 2016 la scomparsa di Domenico Fusco, internato militare nello Stammlager IV B di Zeithain in Germania durante la seconda guerra mondiale.
Classe 1920, Fusco era cittadino di Aprilia, ma originario di Cescheto di Sessa Aurunca.
Nel 2014 su interessamento dell’Associazione “Un ricordo per la pace” era stato insignito di Medaglia d’onore IMI. L’Onorificenza, ricordiamo, è concessa dal Governo Italiano a tutti i cittadini italiani – civili e militari – ed agli eredi di coloro che, dopo l’armistizio dell’ 8 settembre 1943, non aderirono alla collaborazione con la Germania e pertanto vennero catturati dai tedeschi e deportati nei lager nazisti.
Lo ricorda Elisa Bonacini, presidente di “Un ricordo per la pace”: “Domenico Fusco venne internato nello stesso campo IV B dove fu prigioniero mio padre Ernesto .
Portava ancora sul corpo le conseguenze delle bastonate dei nazisti, e viveva quotidianamente le sofferenze per tanta cattiveria subita. Aveva partecipato a numerose nostre manifestazioni presso gli Istituti di Istruzione di Aprilia, non si risparmiava mai nel contatto con i ragazzi.
Una persona dolcissima che non covava alcun risentimento per le angherie subite in Germania.
Come Associazione ne custodiremo con cura la testimonianza così come quella di tutti gli altri che abbiamo avuto la fortuna di conoscere personalmente.
Lo scorrere inesorabile del tempo purtroppo sta portando via anche gli ultimi testimoni della seconda guerra mondiale. Speriamo che con il sostegno delle Istituzioni e del Comune di Aprilia dove ha sede la nostra Associazione sia possibile organizzare tutto il prezioso materiale raccolto negli ultimi anni in filmati e pubblicazioni a futura memoria delle giovani generazione apriliane.
Non dobbiamo lasciare cadere nell’oblio le sofferenze delle generazioni che ci hanno preceduto che hanno contribuito con tanto sacrificio alla nascita della nostra democrazia. La pace e la libertà sono un bene prezioso da salvaguardare con grande cura, lottando contro ogni pericolosa forma di discriminazione razziale, politica e religiosa, affinché tutto il male compiuto nel nostro recente passato non abbia più a ripetersi.”

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