FORMIA – Festival Teatri d’Arte Mediterranei: il resoconto dopo la chiusura
<Le perle si nascondono nelle conchiglie, sta ai pescatori saperle trovare. Il Festival dei Teatri d’Arte Mediterranei è una piccola perla che va scovata, cercata, accarezzata, preziosa come tutte le cose che vanno protette. In uno dei luoghi più belli della nostra bellissima Italia si è svolto un festival che oramai è un piccolo rito di semplicità e meraviglia. Lo stupore dei tanti che hanno imparato ad amarlo, ci sprona a continuare. Ci auguriamo che anche chi ha mezzi per sostenerlo legga la necessità di sostenerlo come un bisogno eguale a garantire acqua da bere e pane per mangiare>, afferma il direttore artistico Maurizio Stammati a conclusione della XIV edizione del Festival dei Teatri d’Arte Mediterranei promossa dal 16 al 19 agosto a Formia dal Teatro Bertolt Brecht all’interno del progetto Officine Culturali della Regione Lazio, del riconoscimento del Mibac con il patrocinio del Comune di Formia e del Parco Riviera di Ulisse.
Sold out e una lunga lista d’attesa per la lettura in barca a vela dell’Odissea al largo del golfo tra le onde del mare e i versi che Omero dedica a Polifemo, un pubblico attento e numeroso alle 7 del mattino si è ritrovato nella cisterna maggiore del parco di Gianola per ascoltare “Le Metamorfosi” di Ovidio e le terzine dantesche.
Sempre più significativi i reading pomeridiani nei luoghi simbolo della città: nell’ex clinica Cusumano, oggi un condominio abitato che ogni anno aspetta il festival, per parlare di Gramsci, per questa edizione con Alessandra Marchi dell’università di Cagliari; all’ex Seven Up con la signora Maria che prepara il cesto di carrube e invita tutti a partecipare per non spegnere del tutto i riflettori su quel non luogo abbandonato dove ogni anno tra i rovi si leggono storie di impegno civile, questa volta da “Tutte le promesse” con l’autore Raffaele Mozzillo; le voci di donne che tornano ad abitare l’ex lavatoio di Maranola per le letture tratte da Elsa Morante.
Ogni sera in tanti hanno popolato il lembo di spiaggia del porticciolo romano per assistere agli spettacoli e ai concerti di musiche, parole, tradizioni, storie, canti, racconti di questo Mediterraneo in uno scenario magico ed unico: otto spettacoli per 46 artisti coinvolti. Il festival ha ormai acquisito dei suoi piccoli rituali, è entrato nelle coscienze, nella memoria, nella vita e anche nelle case di molti. Non è più un evento ma inizia ad essere segno.
Ogni anno le difficoltà di sostenere ed organizzare il festival aumentano, ogni anno c’è la tentazione di rinunciarci ma ogni anno il Festival dei Teatri d’Arte Mediterranei si conferma un evento necessario. Appuntamento, allora, al 24-25-26 agosto 2019 per la XV edizione.