FROSINONE – Emergenza rifiuti, Ottaviani a zero sulla SAF

“Sulla vicenda dell’emergenza rifiuti in cui la Saf ha ridotto i cittadini della provincia di Frosinone nella raccolta dell’umido – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – sembra di assistere alla scena del Nuovo Testamento in cui i farisei mandavano in croce il Nazareno, battendosi il petto mentre sostenevano di essere costretti a farlo. Sembra, infatti, che non ci sia nulla di nuovo rispetto a 20 giorni fa, quando tanti politici telecomandati dai soliti cenacoli di un metodo antiquato, approvavano non solo un bilancio della Saf con prospettive e numeri fantasiosi ma, soprattutto, benedicevano l’arrivo definitivo dei rifiuti da Roma nell’impianto di Colfelice, per trasformare la stessa Saf (Società Ambiente Frosinone) in Sar (Società Ambiente Roma), mortificando la delega che mezzo milione di cittadini della nostra provincia aveva conferito loro, al momento del voto. Il Comune di Frosinone e pochi altri hanno cercato di interrompere questo circuito strampalato nella gestione dei rifiuti in terra ciociara e ora, a cominciare dalla raccolta dell’umido, tanti si stanno rendendo conto della follia della gestione di un carrozzone mangiasoldi che ha perso completamente la propria mission e i buoni propositi da cui era partito. Da qui a breve, entrerà in scena anche il secondo atto di questa brutta commedia, e si capirà che la Regione non metterà un soldo per l’abbattimento dell’aumento delle tariffe, mentre l’impianto di Colfelice, dopo aver registrato il prevedibile incremento della raccolta differenziata nei nostri Comuni, sarà utilizzato quasi interamente per la raccolta dei rifiuti indifferenziati provenienti dalla Capitale. Una perfetta operazione di schiavitù politica e territoriale rispetto a Roma, che avrebbe fatto impallidire anche Spartacus nell’antica Grecia”.

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