SORA – Prima assunto, poi rimosso: il Comune condannato in giudizio a reintegrare un architetto

Prima assunto, poi rimosso: il Comune di Sora condannato in giudizio a reintegrare un architetto dell’ufficio tecnico. Al termine di una complessa vicenda legale il municipio volsco perde la causa con il lavoratore estromesso anzitempo dal suo incarico e ora dovrà procedere, oltre che al risarcimento del danno procurato e delle spese di giudizio, anche alla riammissione del dipendente.

Esulta l’UIL FPL che, nell’occasione, ha spiegato nei dettagli la vicenda a mezzo comunicato stampa, qui ripropdotto integralmente:
Difendere i lavoratori degli Enti locali dai soprusi, presenti purtroppo in diversi enti, è sempre stato un segno di distinzione per la UIL FPL di Frosinone. Anche stavolta, grazie alla meticolosa attività legale degli Avvocati Ida Germani e Giuliano Risi, a farne le spese con una condanna a suo danno è un Comune della nostra provincia: quello di Sora. Il Giudice del lavoro, il Dott. Antonio Tizzano, presso la Sezione Lavoro del Tribunale Ordinario di Cassino ha, infatti, accolto il ricorso per risarcimento danni e reintegro al lavoro di un architetto, designato presso l’ufficio tecnico sorano per lo svolgimento di mansioni di dirigenza legate alle pratiche di condono edilizio. Dopo essere stato individuato dal Comune di Sora a seguito di partecipazione ad apposito avviso pubblico per ricoprire il delicato l’incarico, il lavoratore, una volta assunto l’incarico, se lo è visto conferire per un periodo non eccedente il mandato del Sindaco pro-tempore per procedere alla “totale disamina e definizione delle pratiche edilizie ancora giacenti”, stabilendo di affidargliene la direzione “per la durata dell’intero mandato del Sindaco, con automatico scioglimento dello stesso alla naturale o anticipata scadenza del predetto mandato”. Qualcosa però nel tempo ha cominciato a prendere strane pieghe e l’intervento dei legali della UIL FPL si è dovuto pian piano strutturare per portare alla luce l’invito – come recita la sentenza n. 567/2018 – “ad abbandonare l’ufficio ed a lasciare i propri incarichi” da parte di un responsabile comunale, seguito invece da rassicurazioni “al sicuro ripristino degli incarichi” fino al giorno in cui il Comune di Sora pubblica “un avviso di selezione pubblica per il conferimento di un incarico dirigenziale area condono e vigilanza del territorio” con cui l’ente locale “al termine della procedura”, ritiene classificato il lavoratore conferendo “per la durata di tre anni” l’incarico ad un altro professionista. Da qui il contenzioso, con il lavoratore che rappresenta al Comune di Sora “l’illegittimità della revoca anticipata del suo incarico” che invece l’ente non riconosce “sostenendo la legittimità del proprio comportamento”. Grazie però alla puntuale requisitoria degli Avvocati Germani e Risi, il Giudice del lavoro ha rigettato le argomentazioni della municipalità sorana accogliendo il ricorso e condannando il Comune al risarcimento danni, alle spese di giudizio ed al reintegro del lavoratore.

UIL FPL Frosinone

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