CASSINO – FCA, torna la cassa integrazione, Quadrini: Necessario intervento governativo
Dopo i pessimi dati relativi alla produzione dello stabilimento FCA di Cassino ora un’altra tegola si abbatte sugli operai. Torna la cassa integrazione per tre settimane.
A tal proposito è il consigliere provinciale e presidente della XV Comunità Montana Valle del Liri ing. Gianluca Quadrini che interviene sulla questione affermando:
“Le notizie relative all’attuale situazione dello stabilimento cassinate Fca non sono del tutto positive. L’arrivo della cassa integrazione per oltre 4mila lavoratori per tre sexttimane, dal 25 ottobre a metà novembre va ad aggiungersi al calo produttivo registrato nel terzo trimestre di questo anno, fattori questi che destano preoccupazione tra i operai e impiegati quadro.La riduzione dei volumi tra l’altro ipoteca anche negativamente il rientro in fabbrica dei giovani precari lasciati a casa dall’azienda. E questo è grave. È necessario l’impegno del Governo centrale, insieme a istituzioni locali e regionali per conoscere strategie a breve e medio termine e la tempistica degli investimenti. Occorre tutelare la produzione automobilistica del nostro territorio, che rappresenta una ricchezza straordinaria, stabilizzando anche gli interinali rimasti fuori, preservando la produzione dello stabilimento più importante di tutto il centro sud del Lazio e mantenendo gli impegni presi su Cassino Plant. Auspico che dal tavolo convocato per il 30 ottobre prossimo dal Mise vengano chiariti i piani industriali del Gruppo”.
Nei giorni scorsi erano stati diffusi i dati che davano una flessione media della produzione degli stabilimenti FCA italiani del 3,6%. In realtà, per lo stabilimento cassinate la flessione, rispetto allo scorso anno, è stata addirittura del 23% e, peggio ancora, come ha reso noto il segretario generale Fim Cisl di Frosinone Bernardini è stato il calo produttivo relativo al terzo trimestre 2018, oltre il 30% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.