SORA – Lazio delle meraviglie 2018: il Comune aderisce al progetto di turismo sostenibile
Trasversalità, multidisciplinarietá, sostenibilità per valorizzare il turismo e far conoscere le bellezze del nostro territorio.
Questi sono gli ingredienti della manifestazione Lazio delle meraviglie 2018-Week-end Plastic Free tra bellezze artistiche e monumentali, che si svolgerà a Sora con un ricco ed articolato programma nei prossimi giorni.
L’Amministrazione De Donatis ha abbracciato l’idea alla base del format Lazio delle meraviglie rispondendo con successo al bando ed implementando così una promozione strategica innovativa, con un focus a 360 gradi, capace di toccare più ambiti: sportivo, religioso, naturalistico, enogastronomico, convegnistico.
Non solo svago ma anche spunti di riflessione sulle tematiche-chiave del nostro tempo, con laboratori e convegni su ambiente, cultura, storia e integrazione all’interno dei luoghi più caratteristici della città di Sora: le manifestazioni e le attività si svolgeranno infatti negli splendi parchi cittadini, Parco A. Valente, Parco S. Chiara, Parco S. Domenico, nel Museo Civico della Media Valle del Liri, nella Biblioteca Comunale, nell’Auditorium Cesare Baronio, nell’Auditorium V. De Sica, nel Centro Anziani “Gnòre Péppe”, nella Cattedrale Santa Maria.
Così il Sindaco Arch. Roberto De Donatis (in foto) a conclusione della redazione del calendario degli eventi, invitando la cittadinanza a partecipare alle giornate: “La città di Sora ha colto questa straordinaria opportunità grazie all’eccellente lavoro di monitoraggio dei bandi regionali e alla capacità di programmazione che questa Amministrazione mette in campo con silenzioso operare fin dal suo insediamento. Crediamo fortemente in questo nuovo modello di sviluppo capace di coniugare turismo sostenibile e qualità della vita e di favorire il benessere economico e sociale con effetti a cascata sia per i turisti che per i residenti, senza dimenticare di salvaguardare e mettere a sistema la bellezza dei territori”.
Il Sindaco di Sora
Arch. Roberto De Donatis
