MONDRAGONE – Caporalato, pizzo agli accompagnatori dei braccianti: due fratelli in manette
Chiedeva il pizzo, variabile dai 50 ai 100 euro settimanali, agli accompagnatori quotidiani dei braccianti agricoli nei campi del Mondragonese, al fine di garantir loro una sorta di protezione, inconsiderazione dell’illiecità dell’attività lavorativa, rientrante nell’imputazione del cosiddetto ‘caporalato’. Su disposizione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere i Carabinieri di Mondragone hanno eseguito ieri un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per un 29enne pur se, materialmente, ad avanzare le richieste esorsive, come emerso dalle indagini, fosse il fratello, di cinque anni più giovane. Nei confronti di quest’ultimo, il 20 ottobre scorso, era già stato disposto un decreto di fermo che gli aveva impedito di imbarcarsi per la Tunisia, evidentemente per darsi alla fuga dopo un precedente, provvedimento analogo a carico di uno dei cosiddetti ‘caporali’. Gli stessi Carabinieri appuravano come i due fratelli, spesso, rendevano più dirette le minacce di morte con cui accompagnavano le pretese di denaro facendo incendiare a due loro complici, tra cui un minore, le autovetture delle persone offese a scopo intimidatorio.