PNALM – Dall’associazione Orso and Friends durissima replica a Terra Nostra

Sarebbero credibili le parole dell’associazione “Terra Nostra” solo se non fosse composta esclusivamente da cacciatori. Noi siamo un’associazione di questo territorio e non di chissà quale parte del mondo, che ha a cuore almeno quanto loro le sorti dei nostri figli e dell’orso, che da anni lavora e fa sacrifici, senza fini nascosti. Per questo motivo non permettiamo ne a loro ne a nessun altro di ergersi a padrone (o padrini) della parte ciociara del PNALM. Andando nel merito del comunicato, visto che è stato confusamente spiegato che si dovrebbe imitare la Croazia per tutelare l’orso bruno Marsicano, facciamo notare che parliamo di una popolazione di circa 1000 esemplari (e non dei nostri 50), i quali vengono alimentati per abituarli alla frequentazione di alcune aree per poter essere poi sparati da benestanti cacciatori. Abbiamo il dubbio che non sanno di cosa stiano parlando: specie diversa, popolazione e distribuzione altrettanto, con finalità disumana. Come abbiamo molti dubbi sulla effettiva conoscenza che l’associazione Terra Nostra addirittura ha del PATOM (Piano d’Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano) e sulle sue finalità. L’orso bruno marsicano, ricordiamo, è una specie a forte rischio di estinzione, inserita sulla lista rossa della IUCN (Unione Internazionale Conservazione Natura) e che le istituzioni: Ministero dell’Ambiente, ISPRA, 4 Regioni 4 Province, Carabinieri-Forestali, Università “La Sapienza”, 4 parchi nazionali, 4 parchi regionali, ecc, aggregate in un tavolo operativo cercano di trovare soluzioni adeguate per la sopravvivenza di questo meraviglioso animale. Per quanto riguarda poi i vincoli, le limitazioni, ecc, al netto della loro amata caccia (e solo all’interno del Parco), cos’altro è vietato? Vogliamo mettere a confronto il reddito pro capite dei comuni abruzzesi che stanno interamente dentro al Parco con i comuni della parte laziale? Non raccontateci baggianate. Noi siamo stati sempre disponibili al dialogo con i cacciatori, come può testimoniare il presidente dell’ATC FR1 (dott. Vivoli). Vorremmo, ad esempio, che a cacciare nella zona di protezione esterna vadano solo i residenti (come previsto dalla legge dello stato italiano) e non personaggi con intenzioni strane provenienti da chissà dove a fare i propri comodi. Crediamo fortemente che il futuro delle prossime generazioni passi per la valorizzazione delle nostre risorse naturali. Noi siamo stati sempre disponibili a confrontarci e sempre lo saremo, ma senza maschera!

Associazione “Orso and Friends”

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