SORA – Biblioteca comunale, Mollicone (Casapound): “I dipendenti vanno stabilizzati”
La stabilizzazione del lavoro è stato sempre un punto su cui CasaPound Italia ha battuto spesso, soprattutto a livello nazionale. Molte le battaglie che hanno visto i militanti della tartaruga frecciata affiancare dipendenti e lavoratori di enti pubblici e privati. È il caso della biblioteca comunale di Sora, dove ormai da anni, in alcuni casi anche quindici, i dipendenti chiedono di essere stabilizzati. A tal proposito prende la parola il responsabile cittadino di CasaPound Italia Roberto Mollicone che dichiara:
“Come già fatto in passato, torniamo ad occuparci della biblioteca comunale di Sora. I dipendenti chiedono la stabilizzazione del loro contratto di lavoro, che da oltre dieci anni è regolato da contratti a tempo che ormai non possono essere più accettati. Inizialmente le premesse c’erano tutte, e dopo un cantiere scuola-lavoro di circa tre anni, ai dipendenti era stata promessa un assunzione con un contratto definitivo. Trascorsi i tre anni però, il Comune decise di intraprendere un altro cammino dando vita a un progetto provinciale SUAP, con l’assunzione di ulteriori dieci persone, che di fatto scavalcarono in modo irregolare i dipendenti già in forza , e che vennero assunte poi direttamente dal Comune stesso. In un incontro avvenuto qualche giorno fa tra noi ed alcuni dipendenti, gli stessi si lamentavano del trattamento ricevuto da alcuni dirigenti comunali, che a loro dire mostrano nei loro confronti una certa ostilità che di certo non aiuta lo svolgimento del lavoro in un ambiente sereno e tranquillo. Ci viene raccontato infatti che oltre ai toni spesso sgarbati, sarebbe stato negato loro l’uso dei servizi igienici posti al secondo piano. Insomma, una serie di circostanze che vanno a incidere sull’attività lavorativa dei dipendenti che ormai da anni, nonostante questa condizione di precarietà, svolgono il loro servizio con il massimo dell’efficienza. Auspichiamo che con l’ entrata della nuova società ‘Le garderie’, che dal 5 novembre gestisce la biblioteca, le cose possano cambiare, e che venga offerto a queste persone, un rapporto di lavoro indeterminato.”