BOVILLE ERNICA – Grande successo per l’iniziativa contro la violenza sulle donne

Più alto è il ceto sociale di appartenenza più sottile è la violenza. Potrebbe essere sintetizzato così, con le parole di Patrizia Palombo, presidente del Telefono Rosa della provincia di Frosinone, il messaggio che è passato l’altra sera nella chiesa di San Francesco, a Boville Ernica, in occasione dell’iniziativa “L’orgoglio di essere donna, per celebrare il mese contro la violenza di genere, organizzato dalla consigliera comunale Martina Bocconi. La dottoressa Palombo, intervenuta insieme alle rappresentanti di tante altre associazioni, al sindaco Enzo Perciballi, agli assessori ai Servizi sociali Anna Verrelli e alla Cultura Anna Maria Fratarcangeli, ha raccontato il caso di una donna architetto, che si è recata presso la sede del Telefono Rosa con il volto tumefatto, i denti spaccati e gli occhi neri. Quando è stata invitata a denunciare l’accaduto ha risposto che non lo avrebbe fatto per non perdere la famiglia “del mulino bianco”. Che in realtà non esisteva. E partendo da questo esempio il motivo dominante della serata di venerdì scorso è stato proprio quello di invitare a denunciare le violenze di genere. Significativo anche l’intervento del senatore della Repubblica Gianfranco Rufa, che nelle ore precedenti aveva relazionato in aula sulla nuova misura adottata dal Governo chiamata Codice Rosso, grazie alla quale le donne vittime di violenza di genere hanno una corsia più veloce. Molto gradito anche il saluto del presidente del Consiglio provinciale Luigi Vacana. Di rilievo gli interventi degli altri relatori, tutti annunciati dalla bravissima Katia Sacchetti: dalle psicologhe e psicoterapeute Roberta Cassetti e Giulia Compagnone a Micaela Sevi del Centro antiviolenza, da Valeria Silo, coordinatore S.E.S. all’avvocato Sonia Sirizzotti, esperta di violenza di genere. La presidente del telefono Rosa ha anche presentato e dato la parola a una delle tre volontarie presenti, Vanessa Villani, in passato vittima di gravi atti di violenza, che oggi ha un lavoro e si è iscritta all’università: “Le donne vittime di violenza non vanno lasciate sole” ha detto. E’ seguito l’intervento degli alunni della “Armellini”, che hanno letto toccanti storie di donne vittime di violenza, monologhi curati dalla insegnante Adriana Zaccardelli. La loro insegnante di educazione artistica e vicepreside, Nunzia Scarano, ha spiegato il senso dell’installazione artistica “Rose Ferite” e il progetto della scuola sulla legalità, che va avanti ormai da tempo. A chiusura gli interventi di Bocconi, che ha ringraziato le tantissime persone intervenute e gli sponsor privati che hanno finanziato l’evento, e il sindaco Perciballi, che si è detto molto soddisfatto per il grande spessore e l’alto livello della manifestazione e ha sottolineato come metà dell’amministrazione e della giunta siano composte da donne. Martina Bocconi, fra gli altri, ha ringraziato la professoressa Zaccardelli, sua insegnante delle Medie, e ha ricordato che il suo tema per la licenza media, riguardava proprio la figura della donna. Insomma, buona la prima si potrebbe dire utilizzando un gergo cinematografico, visto che un tema del genere a Boville Ernica non era mai stato affrontato coì prima d’ora.

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