BOVILLE ERNICA – Per i lavori all’ex palazzo ASL il Comune sceglie la transazione: Perciballi spiega perchè

Non si è fatta attendere la risposta alle esternazioni dell’ex sindaco a proposito dei ritardati pagamenti dei lavori al palazzo Asl, che adesso hanno generato un decreto ingiuntivo su cui l’attuale Amministrazione Perciballi ha deciso di imboccare la via della transazione.
<Il motivo – spiegano dall’Amministrazione comunale – lo ha chiaramente spiegato la segretaria generale del Comune durante l’ultimo Consiglio: il codice degli appalti parla chiaro per i ritardati pagamenti delle fatture: dopo i primi 30 giorni scattano gli interessi legali. Dopo i 60 anche quelli di mora. Continuare con un contenzioso avrebbe portato soltanto ulteriori aggravi di spese, oltre ovviamente alla cifra da pagare che abbiamo ricalcolato essere di poco superiore ai 10 mila euro>. E a proposito della colpa che sarebbe da attribuire alla Regione Lazio per i ritardi nel trasferimento dei finanziamenti, spiegano: <La legge parla chiaro, l’onere degli interessi spetta al Comune. Visto che Fabrizi ha fatto ricorso all’anticipazione di cassa avrebbe potuto evitare di pagare in ritardo. Ora è troppo semplice scaricare a noi le responsabilità>. Inoltre: <Al decreto ci siamo opposti eccome ma la riserva di cui parla riguarda una cifra molto più bassa e riguarda evidentemente l’esecuzione dei lavori, che nulla ha a che vedere con il ritardo nei pagamenti>. Circa poi le cose da fare e non fatte: <La prima richiesta al Comune da parte della ditta, con sollecito di pagamento di 18 mila 590 euro e 70 centesimi – concludono dal Palazzo municipale – è arrivata con lettera raccomandata del 14 novembre 2017, pervenuta al Comune il primo gennaio 2018. L’Ente, di cui Piero Fabrizi è stato sindaco in carica fino al 10 giugno 2018, si è ben guardato dal rispondere, al punto tale che il successivo 17 gennaio 2018 la ditta depositava in tribunale il ricorso per decreto ingiuntivo, che veniva emesso il 6 settembre 2018, poco meno di tre mesi dopo le elezioni. Questi sono i fatti. Ora ci verrebbe da chiederci come mai Piero Fabrizi non ha opposto lui quelle motivazioni che ora dice a noi che avremmo dovuto opporre, anzi si è ben guardato dal rispondere alla raccomandata>. Infine, circa l’opportunità di transare, gli amministratori spiegano: <Ci siamo affidati al parere degli uffici e dei professionisti>. E in conclusione fanno notare che <ovviamente saranno i cittadini a farsi un’idea dell’accaduto>.

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