ACQUAFONDATA – Sempre più longevo il Festival della Zampogna: domenica 48esima edizione
Domenica 13 Gennaio 2019 dalle ore 9.30 in poi si rinnova l’appuntamento con il “Festival della Zampogna di Acquafondata” giunto alla sua 48ª edizione e organizzato dal Comune di Acquafondata grazie al contributo della Regione Lazio.
Il raduno nazionale degli zampognari è diventato un appuntamento imperdibile per gli appassionati di questo antico strumento. Il sindaco Antonio Di Meo invita tutti a partecipare alla manifestazione; “in caso di maltempo i concerti saranno spostati da Piazza dei Caduti alla nuova Casa della Zampogna di Acquafondata, struttura comunale interamente al coperto”.
Il Festival è una grande festa popolare con centinaia di suonatori di zampogna che si incontrano grazie a questo straordinario strumento musicale, ogni angolo del paese diventa un palco per l’esibizione, ecco la magia del festival è anche questo. Il Festival è stato fondato nel 1961 dal sindaco Giovanni Fusco con il nome di “Sagra della Zampogna”. Nell’86 si raggiunse il clou dell’evento quando, divenuto internazionale, con il sindaco Antonio Di Meo si riuscì a portare ad Acquafondata oltre cinquecento zampognari nazionali e internazionali provenienti da sei nazioni estere. Il Festival non si è svolto per alcuni anni, riprendendo poi nel 1999. Alcune edizioni sono state presentate da conduttori famosi come Osvaldo Bevilacqua, Maria Teresa Ruta, Michele Cucuzza, Gabriella Germani. Il 6 gennaio 2011 è stato inaugurato il Monumento alla Zampogna realizzato dallo scultore Dario Marconi con la ditta Alpi Elido di Modigliana (FC).
Negli ultimi anni sono arrivati ad Acquafondata i principali artisti di musica popolare come Carlos Nunez, Ambrogio Sparagna, Eugenio Bennato, Gianni Perilli, gli MBL di Benedetto Vecchio, Marco Tomassi, Marco Iamele, Piero Ricci, solo per fare alcuni nomi.
Nella giornata sarà possibile apprezzare anche la “ricca cucina povera” proposta dai ristoranti del posto, piatti e prodotti che ancora oggi come ieri sono apprezzati dai turisti che amano la cucina ciociara.