CASSINO – Una superholding tra banche con la BPC, ne scrive il Corsera

Sulle pagine economiche del Corriere della Sera del 23 gennaio e su altre testate giornalistiche e siti online sono comparse notizie relative ad un piano della Banca Popolare di Bari per la creazione di una superholding nella quale sarebbero coinvolte diverse altre banche popolari del territorio laziale, tra cui anche la Banca Popolare del Cassinate.
La Banca Popolare del Cassinate, banca territoriale ed autonoma, che da oltre sessant’anni opera nel territorio della provincia di Frosinone e dal 2011 a Formia, in Provincia di Latina, e che proprio nei giorni scorsi si è posizionata al primo posto nella classifica pubblicata sull’Atlante delle Banche Leader redatto da Milano Finanza e Italia Oggi, smentisce tale notizia in quanto infondata e, attraverso i propri organi sociali, conferma il proprio modello organizzativo legato a specifiche caratteristiche dimensionali e di governo. In particolare, la Banca precisa che il principio della propria autonomia è un imprescindibile elemento di diversificazione rispetto ai modelli proposti da altre banche, che ha permesso alla banca di essere competitiva in termini di solidità patrimoniale e di indicatori economici e di redditività.
La banca ritiene che il proprio modello operativo e di business, che l’ha resa leader nel settore, possa permetterle di continuare ad esercitare in autonomia il proprio ruolo di eccellenza operativa a favore del proprio territorio, dei propri clienti, dei propri soci e dei propri dipendenti, non trascurando investimenti in nuove tecnologie e organizzazione, che le consentiranno di gestire la propria presenza sul mercato in maniera efficiente e tecnologicamente avanzata.
L’organo di governo della Banca inoltre, ritiene che il vero discrimine per un opportuno collocamento di una banca sul mercato risieda non nella dicotomia tra grande e piccola banca né nell’aspetto dimensionale, quanto, piuttosto, nella qualità e nell’efficienza operativa.
Si è convinti, invece, che la ridotta dimensione e, di conseguenza, la gestione di una struttura più snella e radicata sul territorio possano consentire il raggiungimento di un’eccellenza operativa i cui principi fondanti restano l’alta qualità di formazione del personale, la maggiore capacità di adattarsi ai rapidi cambiamenti in atto nel sistema bancario e di essere tempestivamente portati ai massimi livelli di efficienza grazie a una grande capacità di riconversione commerciale e alla misurazione delle performance attraverso un accurato e moderno controllo di gestione.
Proprio la dimensione contenuta della banca rappresenta un’opportunità di efficienza operativa grazie alla cosiddetta “organizzazione reticolare”, cioè grazie alla creazione di network bancari a supporto dei processi operativi di banche che necessitano di innovazione e di applicazione di criteri delle cosiddette economie di scala.
Il modello della piccola Banca, unitamente alla gestione reticolare, è alla base di importanti e attualissime pubblicazioni da parte di autorevoli studiosi accademici che affermano, con modelli gestionali supportati da dati empirici, l’assoluta concorrenzialità ed attualità del modello di business di banca locale e regionale in grado, soprattutto, di gestire la complessa attività di misurazione, contenimento e prevenzione dei rischi dell’impresa bancaria.
In conclusione e in sintesi, Banca Popolare del Cassinate, prima Banca del Lazio per solidità e redditività nell’Atlante della Banche Leader 2018, ritiene che il proprio modello organizzativo e distributivo sia coerente e in linea con i migliori auspici del mercato bancario e degli organi di vigilanza e già da tempo attua i principi di innovazione dell’industria bancaria moderna, come l’omnicanalità, la banca assicurazione e la banca digitale, che, invece, rappresentano, ancora per molti, un semplice auspicio o un obiettivo progettuale ancora da raggiungere.

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