LATINA – Nomina medici a tempo determinato per i PPI: l’Ordine chiede chiarezza
La ASL dovrebbe provvedere in questi giorni alla nomina dei medici a tempo determinato (in genere della durata di sei mesi) da destinare ai Punti di Primo Intervento (PPI) L ’Ordine ha già denunciato nel recente passato il fatto che presso i PPI (attualmente inquadrati nei dipartimenti di emergenza – urgenza ma che in un prossimo futuro potrebbero essere inquadrati in presidi territoriali così come previsto dalla ASL) e presso alcuni pronto soccorso ospedalieri della nostra provincia svolgano servizio colleghi delle cure primarie medici della Continuità Assistenziale (ex guardia medica) non in possesso del titolo specifico. Non si tratta qui di verificare se tra i colleghi della ex guardia medica siano presenti competenze anche ragguardevoli nel campo della emergenza/urgenza, ma è obbligo dell’Ordine segnalare i rischi anche di carattere penale nei quali possono incorrere gli operatori sanitari adibiti a servizi per i quali non possiedono una specifica idoneità, rischi ampiamente condivisi con chi a quei servizi li avesse incautamente adibiti. Il fatto che i medici di Continuità Assistenziale non possano esimersi dall’intervenire in casi inquadrabili nella emergenza/urgenza per evitare l’omissione di soccorso non ha fondamento giuridico mentre ha fondamento giuridico e riflessi penali, il fatto che siano stati adibiti ad una attività per la quale, in base alle norme contrattuali vigenti, non hanno titolo. L’Ordine ha anche suggerito alla ASL Latina una “corretta” soluzione del problema e cioè quella di attingere alla graduatoria del settore della medicina generale denominato “Emergenza sanitaria territoriale”. Nella graduatoria recentemente pubblicata valevole per il 2019 sono presenti ben 777 aspiranti medici con i necessari requisiti per lavorare nei PPI.
Ordine dei Medici – Latina