FROSINONE – DEA, situazione generale sempre più grave: il preoccupato punto della situazione della FP CGIL

La situazione di disagio e le criticità del DEA del Fabrizio Spaziani, ma anche degli altri Pronti Soccorso della provincia, continuano ad aggravarsi giorno dopo giorno.
Come abbiamo detto da sempre l’utilizzo dei medici generici, all’interno delle strutture ospedaliere, è solo un intervento tampone ma, nel lungo periodo, la situazione necessita di interventi strutturali ben diversi.
Negli ultimi anni si è visto una aumento costante delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario, soprattutto però si è assistito ad un aumento delle prestazioni erogate dai DEA. Tanti sono i fattori che lo hanno determinato (aumento dell’età media della popolazione, aumento degli accessi ai P.S., limitata attività di filtro da parte dell’assistenza territoriale, non razionale allocazione delle risorse destinate all’assistenza sanitaria incluso l’offerta dei posti letto per ricovero) compresa la riduzione dell’offerta sanitaria sul territorio.
Sappiamo che tale criticità affligge la maggior parte dei P.S. e dei Dipartimenti d’emergenza della Regione Lazio che spesso convivono con il fenomeno del “boarding” (lo stazionamento dei pazienti presso il P.S. in attesa del ricovero nei reparti).
La stessa Direzione Regionale Salute ed Integrazione Socio Sanitaria, con la nota n. 118.571 del 29 novembre 2013 affermava “il sovraffollamento non può essere considerato un evento di esclusiva pertinenza dei PS/DEA, ma deve essere affrontato attraverso una riorganizzazione dei processi dell’intera struttura ospedaliera”. Nella ASL di Frosinone, malgrado l’attivazione formale di alcune procedure per la gestione del sovraffollamento previste dal Piano Regionale per la Gestione dei Ricoveri il problema, purtroppo, non si è attenuato, anzi in alcune giornate si è addirittura accentuato, complice anche la riduzione dei P.S. sul territorio provinciale.
Come FP CGIL abbiamo più volte sottolineato come il DEA dello Spaziani presenti una grave carenza di organico sia come personale medico che come personale infermieristico. Ad oggi, malgrado ci sia una prima presa d’atto nel Piano Triennale del Fabbisogno dell’Azienda, ancora non si intravede una soluzione a ciò.
Abbiamo più volte sollecitato anche l’apertura di una vera e funzionale Holding Area (un’area specifica, all’interno del reparto DEA, dedicata ai pazienti già ricoverati nei reparti di competenza ma che stazionano ancora nel P.S.) con funzionamento dalle 8 alle 20 per otto posti letto. Ad oggi , invece, la disponibilità dei posti letto viene comunicata giornalmente dal Bed Manager ed in numero inferiore alle otto unità ed insufficiente per le esigenze del DEA. La situazione viene aggravata anche dalle mancate dimissioni degli altri reparti. Non si può più tollerare, anche per la dignità dei pazienti stessi, che ci siano utenti costretti a stazionare nel DEA assistendo a casi in cui pazienti “intubati” restano in sala rossa per giorni.
Oltre a denunciare quotidianamente questi disservizi, attraverso il Segretario della FP CGIL Medici di Frosinone Latina Dott. Virgilio De Balsis ed il Segretario Generale FP CGIL Frosinone Latina Giancarlo Cenciarelli, la FP CGIL trasmetterà oggi, alla Direzione Aziendale della ASL di Frosinone, la propria proposta di riorganizzazione del DEA dello Spaziani.
È necessario, prima di tutto, procedere a potenziare la dotazione organica del reparto. Ricordiamo all’Azienda che, ad aggravare la situazione, a breve, anche per effetto della finestra “quota 100” si potrebbe assistere ad un vero e proprio esodo di personale. Infatti da quanto risulta a questa O.S., sono circa 500 i dipendenti con età superiore ai 62 anni, quindi potenzialmente interessati al prepensionamento. A tale carenza va data risposta, assumendo personale e non ricorrendo a collaborazioni con utilizzo di Partite IVA.
È necessario ampliare gli spazi a disposizione del DEA e degli altri reparti, a tal proposito la FP CGIL propone di riconvertire ad uso dell’Ospedale i locali e le volumetrie della “Palazzina Q”, lo stabile che in passato occupava gli ambulatori e che oggi è in gran parte deserto. Con costi limitati si otterrebbero quei locali di cui ha tanto bisogno l’Ospedale, spostando alcuni reparti ed ampliando i reparti più in sofferenza.
È necessario anche cambiare l’approccio organizzativo della presa in carico e gestione degli utenti del DEA. Sono molte le ASL, anche nella Regione Lazio, che hanno implementato il modello organizzativo che prevede le “fast track” ed il modello “See and Treat”. Nello specifico si snellisce il funzionamento del P.S. attraverso l’attivazione di percorsi dedicati e, in taluni specifici casi (determinati sulla base di protocolli ben definiti) i pazienti vengono trattati direttamente dal personale infermieristico con l’ausilio dello specialista.
Sarebbe una rivoluzione copernicana rispetto al modello oggi in uso nel DEA dello Spaziani. Il nuovo modello, oltre ad avere un benefico risvolto sulle attese degli utenti, porterebbe anche ad un beneficio in termini di sicurezza per gli operatori e per i pazienti. Non è difficile spiegare come aumenterebbe la sicurezza di pazienti pediatrici o ginecologici, se il loro percorso, in caso di emergenza, fosse ben distinto e differenziato da eventuali utenti in stato di ebbrezza o psichiatrici.
L’attivazione di un modello con “fast track” e “See and Treat” andrebbe supportato da un’attività formativa specifica, riguardante i nuovi protocolli d’intervento, ma non si tratterebbe di una novità assoluta nel panorama sanitario, ma bensì sarebbe l’allineamento della ASL di Frosinone con le tante buone pratiche che già sono in essere nel servizio pubblico nazionale.

FP CGIL Frosinone-Latina

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