VALCOMINO – Libero esercizio della caccia ‘extra-Parco’, dalla AIW appello ai cittadini dei Comuni interessati

Caccia sempre più penalizzata e questo, protestano i rappresentanti dell’Associazione Wilderness Val di Comino, nonostante le leggi di tutela per l’esercizio dell’attività venatoria ci siano ma, evidentemente, non trovano la giusta applicazione. Il riferimento della AIW è ad una norma del 1991 che, sottolineando la legittimità della statuizione delle cosiddette ‘aree contigue’ limitrofe al territorio dei Parchi (nel nostro caso il Parco Nazionale Lazio Abruzzo e Molise), evidenzia come la realizzazione di dette aree, dove la caccia non può essere esercitata, deve avere il consenso dei Comuni interessati. Una fattispecie che, attualmente, ed è su questo che la AIW vuole battersi, i legislatori stanno lavorando per far modificare, eliminando cioè l’obbligo del succitato consenso, sancito anche da due sentenze, una della Corte Costituzionale, l’altra del Consiglio di Stato.
Premesso questo, ecco la provocazione, nelle forme di un appello rivolto a tutti i cittadini elettori di questi Comuni a non rinnovare il proprio voto alle amministrazioni che dovessero avallare questa deliberazione. Qualche Comune (Pescosolido, San Biagio Saracinisco, Vallerotonda, Picinisco) lo ha in verità, prosegue il documento AIW, già fatto: l’intento è quello di scongiurare che ciò accada altrove, in forza del rispetto di una legge del 2010 che dà libertà ai Sindaci di dotare il proprio territorio di aree naturali autogestibili, senza che ciò debba comportare l’accorpamento al territorio del Parco che, in questo modo, gestirebbe completamente la disciplina delle attività di caccia.

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