SORA – Elezioni provinciali, Serena Petricca fa il punto della situazione

“Mosticone è stato fatto fuori: differentemente da come si vuol far passare il messaggio, l’aspirante consigliere provinciale non ha perso casualmente il treno per Palazzo Iacobucci. La riflessione su questa vicenda dovrebbe essere un po’ più profonda: oltre a far emergere questioni politiche, ovvero chi abbia effettivamente ostacolato il consigliere sorano e perché, bisognerebbe capire che forse l’aver bussato a tutte le liste con il sindaco, per assicurarsi una candidatura in posizione eleggibile, in questa occasione non ha pagato. O forse, Dio non voglia, questa maggioranza ha perso di credibilità a livello provinciale pregiudicando l’ascesa di Mosticone. O, infine, potrebbe essersi trattato di una manovra architettata dall’interno così che rimanesse un solo candidato, com’è stato con Vinciguerra, in una lista vicina a quella del sindaco. In fondo non sarebbe neppure la prima volta che il primo cittadino sorano dia il ben servito a chi non è funzionale al proprio disegno di governo della città. Ma, alla domanda “chi ha giovato da questi intrighi?” la risposta è “Sora sicuramente no”. Molto probabilmente a causa di manovre politiche con scopi individualistici ci si potrebbe trovare di nuovo senza un rappresentate Provinciale. O forse vogliono farci credere che la maggioranza si compatterà intorno al candidato Augusto Vinciguerra? Sappiamo bene tutti che in maggioranza ci sono due consiglieri, Antonio Lecce e Simona Castagna, in prova alla lega e il voto delle provinciali sarà determinante per il loro ingresso nel partito di Matteo Salvini. E per di più, per i consiglieri di Forza Italia e Fratelli d’Italia, rispettivamente Lino Caschera e Massimiliano Bruni, sarà molto difficile svincolarsi dagli indirizzi politici di appartenenza, per votare una lista di sinistra. Lo stesso Mosticone, dopo essere stato silurato, appoggerà il candidato Vinciguerra? Il tempo ci darà tutte le risposte”.

Consigliere Serena Petricca