SORA – Omicidio Palleschi, Di Stefano: “La voce di Sora torni a farsi sentire”

Insieme alla famiglia di Gilberta Palleschi, la voce di Sora torni a farsi sentire!
La fiducia nelle istituzioni è uno dei capisaldi della nostra società, uno dei valori fondanti del vivere civile e democratico, che consente a tutti noi di agire nella certezza che enti preposti e a noi superiori siano in grado di tutelarci. Oggi, purtroppo non per la prima volta, questo valore viene messo in discussione e scosso alle fondamenta.
Da amministratore, ma anche da semplice cittadino, non posso che esprimere tutta la mia preoccupazione per una sentenza, quella della Corte di Cassazione, che conferma il sostanzioso sconto di pena per l’assassino della cara Prof.ssa Gilberta Palleschi, barbaramente uccisa nel 2014. Tutta la famiglia Palleschi e, ne sono certo, la Città di Sora, ha accolto questa notizia come un ennesimo dolore dopo le infinite lacrime versate in questi anni. Ora, per colui che con incredibile ferocia e fredda crudeltà ha strappato la vita della povera Gilberta, non è più un miraggio l’ottenimento di ulteriori agevolazioni. 

Di fronte a tutto questo, di fronte a ciò che sento come un dovere, cioè dimostrare vicinanza vera alla famiglia Palleschi, lasciata fin troppo sola in questa storia, è proprio la democrazia a offrirci la possibilità di manifestare apertamente la nostra contrarietà: un dissenso civile, organizzato, rispettoso delle istituzioni stesse, ma forte e coeso e che sia in grado di evidenziare quanto duro sia stato il colpo inferto non solo alla famiglia di Gilberta, non solo a Sora, ma alla Giustizia. 

Il mio appello a tutta la cittadinanza è quello di unirci e stringerci intorno alla sofferenza di queste persone, palesare il nostro dissenso abbassando le saracinesche dei negozi in segno di viva protesta, fare in modo che tutti si accorgano che Sora non può dimenticare quanto accaduto. Allo stesso modo, chiedo all’Amministrazione Comunale di far sentire la propria voce, di porsi con decisione al fianco della Famiglia Palleschi e di unirsi simbolicamente alla protesta chiudendo le porte del Municipio come richiamo al valore di quel rispetto e di quella fiducia negli enti preposti che oggi vengono messi a dura prova. 

Diamo, tutti insieme, un segnale di risveglio, poiché non possiamo consentire che chi si è macchiato di un delitto così efferato possa usufruire di una clemenza e una generosità che invece Gilberta non ha ricevuto!

Sono vicino ai parenti della Prof.ssa Palleschi, esprimo sconcerto per la sentenza della Cassazione e spero con tutto il cuore che la voce di Sora torni a farsi sentire come nei giorni della sua scomparsa.

Luca Di Stefano 
Consigliere comunale Sora

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