ARPINO – Cani in affido: il Comune ne sosterrà economicamente i proprietari

Sabato 30 marzo il consiglio comunale di Arpino ha approvato all’unanimità il regolamento per l’adozione dei cani randagi ospitati nei canili.
Sull’argomento si è pronunciato il Consigliere Giuseppe Fortuna:
“I cittadini che vorranno aiutarci a liberare i cani dalla gabbia saranno sostenuti dal Comune con un contributo economico triennale di 1700 euro. Migliora la vita dei nostri amici a 4 zampe: il Comune risparmia sui costi di mantenimento, i cittadini che vorranno partecipare adottando un cane saranno aiutati e seguiti economicamente.
Con l’approvazione di questo regolamento iniziamo a fare un’operazione prima di tutto culturale. Non deve essere il canile, come è stato fino ad oggi, il centro di tutte le politiche sul randagismo. Vogliamo sostituire la centralità delle gabbie con la centralità della partecipazione dei cittadini. Ogni buona amministrazione dovrebbe usare questa sorta di principio di sussidiarietà. Del resto il buon padre di famiglia cerca sempre di risolversi i problemi in casa prima di chiamare qualcuno a risolverli per lui. Tutte le attività che hanno un costo per le amministrazioni pubbliche e che possono essere svolte dai cittadini vanno delegate a quella parte di cittadinanza che si rende disponibile a partecipare. I costi per l’attività che l’amministrazione sostiene possono trasformarsi nel giusto incentivo per stimolare la partecipazione popolare.
In questo caso, vista la condizione economico-finanziaria del nostro Comune, la partecipazione dei cittadini consentirà un risparmio sensibile per l’amministrazione”.
Punto cardine sul quale si poggia l’iniziativa è la qualificazione della spesa dei soldi dei contribuenti. Fino ad oggi parte delle tasse dei nostri concittadini veniva utilizzata per detenere per anni dei cani nei canili. Ogni cane chiuso in gabbia costa alla collettività circa 1200 euro annui. Ci sono cani che sono stati in gabbia per anni e anni pagati fior di migliaia di euro dai nostri concittadini. È possibile spendere i soldi dei contribuenti in maniera migliore ed eticamente più nobile? A questa domanda cerchiamo di dare una risposta concreta.

Gli fa eco il sindaco Renato Rea: ”Obiettivo centrale da cogliere è il miglioramento della vita degli amici a 4 zampe . In un paese di 7000 abitanti, con due canili, abbiamo in media dai 40 ai 60 cani reclusi con una spesa che difficilmente va sotto i 60mila euro e molto facilmente invece va sopra i 70mila annui. È accettabile spendere tutti questi soldi pubblici per tenere in una gabbia i nostri cani? Con questo provvedimento si incentiva l’adozione diretta dei cittadini. L’amministrazione seguirà i cittadini nella scelta del cane “giusto” per la propria famiglia e per la propria abitazione e parteciperà per tre anni, dal momento dell’affido, alle spese per il mantenimento in buona salute e in un luogo più possibile idoneo rispetto al cane scelto. Alla polizia municipale il controllo sulla corretta gestione e cura del cane, alle associazioni animaliste i protocolli pre-affido affinché le adozioni siano perfettamente consapevoli“.

Ancora il consigliere Giuseppe Fortuna: “È solo il primo passo per dire chiaramente che il comune di Arpino rifiuta la politica dei cani in gabbia e dei soldi dei cittadini spesi per finanziare la detenzione dei nostri amici a 4 zampe”.

Potrebbero interessarti anche...