REGIONE – Di Berardino sulla cassa integrazione alla Marangoni di Anagni

“Sei mesi di cassa integrazione. Si è chiuso con questo esito il tavolo di crisi Marangoni presso il ministero del Lavoro, a cui la Regione Lazio ha partecipato assieme alle organizzazioni sindacali e alla società. L’accordo giunge all’esito di diversi incontri, tenutisi anche presso il Mise, in cui la Regione Lazio ha invitato con determinazione l’azienda a intraprendere un percorso di sviluppo sul sito produttivo di Ferentino e salvaguardare i livelli occupazionali. A turno, sono 120 i dipendenti interessati dal provvedimento.

Con il ricorso alla cassa integrazione si è scongiurato il licenziamento di 55 lavoratori. Ora dobbiamo lavorare affinché l’intervento non risulti fine a sé stesso ma che apra una finestra temporale per gettare nuove basi sul futuro dell’azienda. In questi mesi confidiamo nel fatto che la proprietà possa reperire nuovi capitali per investimenti e riconversione industriale, o che possa trovare nuovi investitori. Ulteriore chance da cogliere è l’accordo di programma di Frosinone che insieme al Mise abbiamo attivato dopo che la Regione ha ottenuto il riconoscimento, per il frusinate, di area di crisi complessa proprio per sostenere nuovi progetti industriali.

Per quanto riguarda le risorse per la cassa integrazione si tratta di fondi destinati appositamente alle aree di crisi complessa già previste nella legge di Bilancio dello Stato e per le quali la Regione Lazio è in attesa del riparto da destinare al sostegno al reddito dei propri lavoratori. Non appena il decreto ministeriale verrà inviato ufficialmente alla Regione Lazio attiveremo immediatamente il confronto con le parti sociali per la definizione dei criteri attuativi”.

Lo dichiara in una nota l’assessore della Regione Lazio al Lavoro e Nuovi diritti, Claudio Di Berardino.

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