SORA – Città al buio, i sospetti di Tersigni: A chi fa comodo?

“Sora è ‘spenta’, con strade al buio e lampadine ‘morte’ da tempo immemore. Per mesi e mesi, la maggioranza non si è interessata al disagio, alla totale assenza di sicurezza stradale e al vantaggio che tale situazione dà ai malintenzionati. La città precipita nelle tenebre e lì viene lasciata, mentre la gente si lamenta e urla. Dagli uffici comunali nessuna risposta, ai cittadini si continua a ripetere che non ci sono soldi e che bisogna aspettare.

Eppure dall’albo online risulta che i soldi ci sono e sono anche tanti. Con determinazione n. 238/2018 l’ufficio preposto impegna 7.999,89 euro per l’acquisto di materiale elettrico destinato alla pubblica illuminazione e per lo stesso motivo, con determinazione n. 635/2018, impegna altri 15.121,90 euro. Infine, con determinazione n. 9/2019 vengono destinati ulteriori 19.664,99 euro a lavori sulle linee elettriche. Un importo complessivo di circa 43mila euro (86milioni delle vecchie lire), sempre a favore di una stessa ditta, mentre l’intera città resta al buio. È evidente che qualcosa non va e che i conti non tornano! Come consigliere comunale di opposizione sono intervenuto tempo fa con un comunicato stampa e con un conseguente accesso agli atti per capire come stanno veramente le cose. Dopo tanto insistere e uno sfinente presentarsi in comune ogni giorno, mi è stata consegnata la relativa documentazione in atti. Una successiva visita al magazzino, effettuata con il consigliere Farina, è servita ad accertare che lì il materiale non c’è. Sembra che quanto presente sulla carta, non sia mai stato consegnato in magazzino alla data di sottoscrizione dei DTT né immediatamente dopo.

Così, mentre in base agli atti, Sora è inondata da 43mila euro di luci, nella realtà tutto continua a restare al buio! La ciliegina sulla torta è l’ultimo articolo apparso sulla stampa in cui si parla di una “task force” mentre il consigliere Caschera e sindaco promettono interventi immediati alla pubblica illuminazione. Ma cosa dicono? Tutta la merce comprata dove sta? I lavori eseguiti pochissimi mesi fa dove sono finiti? In magazzino non c’è niente mentre al contempo tutta la città è al buio da sempre. Allo stesso modo, per quanto potuto approfondire, da novembre non è stata più usata la piattaforma elevatrice comunale per le manutenzioni della pubblica illuminazione e non ci sono rapportini di intervento firmati in contraddittorio dalla ditta e dal personale dell’Ente addetto al controllo, né qualsiasi altra carta che identifichi le problematiche, i lavori svolti e il risultato conseguito. Tutto è avvolto da nebbia.

A chi fa comodo ed ha fatto comodo una situazione del genere? Cosa si sta nascondendo? C’è chi dice che i soldi impegnati e pagati sono serviti a coprire debiti per lavori passati. Se fosse vero perché non procedere con il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e spiegare dove e come tali lavori sono stati eseguiti? Chi dipendente ha controllato la ditta ed ha constatato l’esecuzione di quanto pattuito? E poi pattuito come? Se non c’è un atto, non c’e neanche una procedura di selezione, così come non ci sono prezzi di riferimento. È il caos totale fatto di violazioni della norma e non rispetto delle procedure. A tal proposito, il consigliere Antonio Farina ed io, abbiamo presentato una interrogazione al sindaco. La situazione è gravissima. Se non saranno spiegati e dimostrati tutti i passaggi saremo costretti a presentare formale denuncia alla Procura perché parliamo di soldi pubblici e quindi non si scherza”.

Valter Tersigni – Consigliere comunale

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