FROSINONE – Incendio alla Mecoris, Ottaviani: “Emergenza ambientale rientrata”
È stata convocata ieri, da parte del sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, la conferenza stampa per illustrare le comunicazioni e i provvedimenti in merito all’incendio sviluppatosi ieri nella zona il Casale, all’interno di un’azienda che si occupa di trattamento di rifiuti speciali.
Nelle giornate di domenica e lunedì, infatti, il sindaco aveva emanato una serie di ordinanze di carattere precauzionale a tutela della salute pubblica, che invitavano la popolazione a tenersi lontano dal sito per un raggio di almeno 2 km, unitamente alla chiusura di finestre e portoni esterni e alla disattivazione degli impianti di condizionamento ed areazione elettrica. In seguito, il sindaco, contestualmente alla chiusura delle scuole presenti nelle vicinanze dell’area, ha prescritto, entro il raggio di Km 2 da via delle Centurie, zona il Casale, per i successivi 15 giorni, ossia fino al 9 luglio 2019, la sospensione della raccolta ed il conseguente consumo di frutta ed ortaggi e l’attingimento idrico a fini alimentari da vasche e pozzi non protetti dalla precipitazione aerea, con divieto di pascolo. Lunedì mattina, infine, a seguito dell’innalzamento dei livelli del particolato PM10, è stata disposta la chiusura, per tutto il giorno, degli edifici pubblici e la sospensione delle attività lavorative all’interno delle aziende private, sull’intero territorio comunale, ad eccezione degli operatori addetti ai servizi pubblici essenziali o di necessità.
“Stando ai dati in nostro possesso – ha dichiarato il sindaco Ottaviani – i rifiuti in combustione dovrebbero riguardare essenzialmente carta, cartone ed alcuni materiali plastici. Un doveroso ringraziamento va rivolto al comando provinciale dei Vigili del fuoco che ha lavorato senza sosta, domando il vasto incendio nelle prime ore dell’alba di lunedì, mentre hanno effettuato un’attività ugualmente meritoria gli addetti e il personale della Polizia locale, della Protezione civile e dell’Arpa. In questo momento, si sta operando per rimuovere alcune balle all’interno dell’opificio, per estinguere ogni eventuale causa di produzione di esalazioni o fumo. A causa dello spostamento delle correnti aeree, i residui dell’incendio avevano provocato un innalzamento importante dei livelli di PM10 nel capoluogo, ove erano state posizionate le centraline per lo studio del PM10, da parte dell’amministrazione comunale, già da oltre un anno. Tali centraline, per il rilevamento autonomo delle emissioni tramite sistema Ancler, installate dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione medici di famiglia per l’ambiente di Frosinone, che rilevano la presenza di particelle ogni tre minuti, hanno permesso di verificare come i valori di questa mattina superassero le medie del periodo”. Tenuto conto del fatto che il valore di tolleranza si attesta su 50 µg/m³, in via XX settembre, lunedì 24 giugno alle 6.41 si registravano 186 µg/m³; a corso Lazio, alle 08:10, 216 µg/m³; il dispositivo di Fonte Corina segnava 158 µg/m³ alle 08:29; quello di Madonna della Neve segnava 136 µg/m³ alle 9.13, mentre la villa comunale, alle 9, segnava 77 µg/m³. Infine, in via Adige, lunedì mattina, i dispositivi registravano 92 µg/m³ alle 09:05 mentre in via Fosse Ardeatine si attestavano a 79 µg/m³ alle 09:18.