SORA – Appalto videosorveglianza, D’Orazio presenta una nuova interrogazione al sindaco
Cosa c’è dietro lo stallo della gara d’appalto per il sistema di videosorveglianza nella città di Sora? A chiederselo, per l’ennesima volta e dopo che nelle precedenti occasioni non ha mai ottenuto risposta, è il capogruppo consiliare del Pd al Comune di Sora, Maria Paola D’Orazio, che ieri ha presentato una nuova interrogazione indirizzata sia al sindaco Roberto De Donatis, sia al presidente del Consiglio comunale, Antonio Lecce.
Nella nota, infatti, la capogruppo dem sottolinea come il suo personale interessamento, unito alla richiesta di risposte sulla tempistica dell’installazione di telecamere di videosorveglianza, risalga a una seduta di Consiglio del dicembre 2016, circostanza in cui le era stata assicurata, da parte del sindaco De Donatis, un’imminente soluzione. A quella fece seguito una comunicazione scritta in data 2 febbraio 2017, ugualmente rimasta inevasa.
“Considerato che ad oggi – sottolinea la D’Orazio – non si riscontrano né interventi né soluzioni per ottemperare alla risoluzione della problematica legata a sicurezza, vigilanza e controllo della nostra città, che continua ad essere oggetto di furti, fenomeni di vandalismo e inciviltà, la sottoscritta, al fine di tutelare l’incolumità dei cittadini di Sora, anche in considerazione di un preoccupante aumento di atti vandalici ed episodi di microcriminalità ai danni di diverse abitazioni, chiede di conoscere lo stato dell’arte dell’iter procedurale relativo alla gara di videosorveglianza, che sembrava conclusa e definita da tempo, con una relazione corredata dalle motivazioni e spiegazioni dell’ingiustificato ulteriore ritardo nell’esecuzione del progetto stesso”.
La D’Orazio, inoltre, mette in evidenza come sia anomala la situazione di Sora che, dopo tre anni di Amministrazione, non è riuscita ancora a dotarsi di un sistema di videosorveglianza che, invece, è già attivo anche in comuni molto più piccoli.
E punta il dito contro quello che definisce “un danno nei confronti dei cittadini di Sora che, in qualità di contribuenti, hanno pari dignità dei cittadini degli altri comuni della provincia. L’attenzione all’incolumità dei nostri contribuenti – prosegue la capogruppo del Pd – è il primo importante dovere di un amministratore locale”.
Non solo: la D’Orazio, a questo punto, parlando di “risvolti grotteschi di una vicenda che dopo tre anni non trova ancora soluzione”, chiede a sindaco, presidente del consiglio comunale e dirigente del settore di competenza di “verificare urgentemente se i ritardi sulle procedure di esecuzione del progetto, oggetto di gara pubblica già definita, assegnata e conclusa da diverso tempo, possono essere imputabili a uno scarso o superficiale impegno da parte degli uffici comunali e di individuare, altrettanto rapidamente, un’eventuale responsabilità da parte dei dipendenti stessi a danno dei nostri concittadini e dell’Ente, così da prendere i dovuti provvedimenti disciplinari. La sottoscritta – conclude Maria Paola D’Orazio – comunica, inoltre, che riterrà responsabili personalmente tutta l’Amministrazione e gli uffici comunali interessati sugli eventuali episodi di atti vandalici, furti e quant’altro si verificherà nella città di Sora”.