ALATRI – Campus estivo CardioProtetto, sabato la giornata conclusiva

Campus Estivo CardioProtetto è il nuovo progetto dell’Associazione AlatiViva che ha preso il via a maggio ad Alatri e che terminerà il 28 settembre con una Conferenza e un FluoParty di fine estate.
L’obiettivo è stato quello di promuovere e diffondere la cultura dell’emergenza e l’introduzione di strumenti salvavita per creare dei luoghi cardioprotetti.

Sabato 28 Settembre 2019 giornata conclusiva del progetto Campus Estivo Cardioprotetto “E…state con noi 2019” presso il Centro Sportivo “Il Decimo” (Ex Bullone).
In programma alle ore 19.00 Conferenza sul progetto realizzato e distribuzione del materiale informativo, a seguire la partita Educatori VS Genitori. Alle ore 21.00 inizio del “Fluo Party #estateconnoi2019” con alle 22.30 Special Guest Harri$on Well$ in concerto.
Nello specifico l’Associazione, con il progetto, ha avuto il fine primario quello di garantire un servizio di elitè alla comunità di riferimento (300 famiglie per un totale di circa 400 bambini di età compresa tra i 6 e i 16 anni) che nel periodo estivo quando la scuola volge al termine, hanno frequentato il Campo Estivo Itinerante “E…state con Noi” affrontando attività ludiche e sportive. Aver garantito a queste famiglie un personale preparato ad ogni evenienza non ha fatto altro che trasmettere tranquillità.
Il progetto ha previsto la formazione di operatori BLSD certificati, primo anello di congiunzione tra il soccorritore ed il soccorso avanzato del 118; formazione di personale qualificato che sappia riconoscere i segni e i sintomi delle vittime colpite da un arresto cardiaco improvviso, rianimare un bambino, adulto e lattante, utilizzare un defibrillatore, mettere in sicurezza la vittima, saper effettuare le manovre di disostruzione in caso di soffocamento da cibo o da corpo estraneo. Quindi rendere educatori e volontari preparati, informati e soprattutto formati, pronti ad affrontare una eventuale emergenza di primo soccorso in maniera estremamente precoce e sicura.
AlatriViva, ci dice il suo Presidente dott. Fanella Marco, ha stipulato una convenzione con il Liceo Luigi Pietrobono di Alatri con l’intento di individuare 18 studenti, di età compresa tra i 15 e 18 anni, che hanno affiancato gli educatori del camp nelle loro attività. Il Dirigente Scolastico nella persona della Prof.ssa Simona Scarsella ha risposto entusiasta al progetto che ha subito individuato nella Prof.ssa Rita Rondinara la Tutor dei ragazzi.
L’adesione al progetto da parte dei ragazzi, è stata spontanea e volontaria. Una volta terminato il corso di primo soccorso e BLS-D, gli stessi volontari hanno affrontato nei tre mesi estivi da giugno a settembre il camp estivo a stretto contatto con i bambini partecipanti, in qualità di tirocinanti con la possibilità anche di fare un percorso di alternanza scuola lavoro.
Al termine del corso prima e dell’esperienza trimestrale dopo, i ragazzi volontari tirocinanti, sono tornati a scuola con un bagaglio professionale e formativo sul campo, non indifferente, pronti a trasmetterlo ai loro pari sia attraverso la loro diretta esperienza, ma anche attraverso la diffusione di materiali (dispense informative) che possano riassumere o diffondere i messaggi elaborati e vissuti nel progetto nonché valorizzare o distinguere le figure coinvolte durante tutto il loro percorso di crescita.

Il corso ha preso il via nel maggio scorso, presso la “Sala degli Archi – Chiostro di San Francesco” del Comune di Alatri dove si sono svolte le lezioni teoriche susseguite da lezioni pratiche e valutazione finale presso il la “Sala degli Scolopi”.

Il progetto “Campus Estivo CardioProtetto”, è stato organizzato dall’Associazione AlatriViva in collaborazione dell’Associazione Life Support Center di Frosinone e co-finanziato con il contributo dalla Fondazione AIFOS (Associazione Italiana Formatori e Operatori della Sicurezza).

Attualmente, sul territorio alatrense trattasi dell’unico Campus Cardioprotetto che ha risposto all’esigenza della città e delle zone limitrofe. Inoltre il progetto ha cercato di ovviare ad un’altra importante esigenza; in quanto i cittadini formati sulle tecniche di rianimazione cardiopolmonare ed utilizzo del defibrillatore semi automatico sono nettamente insufficienti, se rapportati al totale della popolazione giovanile che li frequenta.
Da questi motivi e dall’esperienza sul campo che è nata l’idea di creare un progetto per diffondere la cultura dell’emergenza e facilitare l’accesso sul territorio a strumenti salvavita come i defibrillatori, rendendo nello specifico il Camp in oggetto un luogo cardioprotetto.

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