REGIONE – Campo Catino, Buschini premia il team dell’Osservatorio

La presidenza del Consiglio regionale del Lazio ha assegnato un riconoscimento al team dell’Osservatorio Astronomico di Campo Catino, in provincia di Frosinone, che ha contribuito a scoprire tre nuovi pianeti nell’ambito del programma Tess della Nasa, coordinata dal Mit.

A conferire il premio, Mauro Buschini, presidente del Consiglio regionale. Tra i presenti, Mario di Sora, direttore dell’Osservatorio astronomico di Campo Catino; Franco Amalia, vice direttore; Giovanni Isoli, ricercatore.

L’osservatorio, che ha sede a Guarcino, in provincia di Frosinone, ha iniziato le attività nel 1987 e da allora ha organizzato oltre 440 eventi scientifici e culturali. Nel corso degli anni si è distinto come il miglior centro osservativo del Lazio, capace di accogliere numerosi laureandi per le tesi di laurea sperimentali.

Dotato di una tecnologia all’avanguardia, come il più grande telescopio europeo gestito da astronomi non professionisti, è stato finanziato con legge regionale ed è diventato nel corso di oltre 30 anni di attività un punto di riferimento per gli studi sullo spazio. Ha contribuito a scoperte in ambito scientifico tra cui 9 pianeti del sistema extra-solare e 35 asteroidi, uno dei quali identificato il 10 settembre 1999, è stato battezzato ‘Lazio’, riprodotto in copia 3d dalla Nasa e consegnato oggi al presidente Buschini.

L’osservatorio si è inoltre distinto nel campo dei detriti spaziali e dell’inquinamento luminoso collaborando con l’assessorato all’Ambiente della Regione per la redazione della legge 23/2000 sulle norme per la prevenzione dell’inquinamento luminoso e il successivo regolamento attuativo. Ha inoltre attivato con fondi regionali un sito di ricerca in Cile nel deserto di Atacama, per lo studio e controllo remoto del cielo australe.

“È un onore e una grande soddisfazione – ha dichiarato il Presidente Buschini – conferire questo premio all’Osservatorio Astronomico di Campo Catino” per l’impulso che ha dato alla Regione, “nella collaborazione a leggi e regolamenti nonché alla sensibilizzazione sull’inquinamento luminoso che ad alcuni può sembrare secondario. Bisogna dare atto che ha iniziato una vera battaglia. Voglio ricordare, inoltre, l’azione lungimirante di Danilo Collepardi e Lino Diana che seguirono l’iter della legge e lavorarono sodo perché l’osservatorio diventasse realtà. Rinnoviamo in questa sede l’impegno della Regione – ha concluso – che continuerà ad affiancare il centro di ricerca e attività di sensibilizzazione”.

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