CISTERNA DI LATINA – Omicidio Mariottini, querelata la famiglia della vittima: Forza Nuova insorge
E’ iniziato con 4 rinvii a giudizio il processo sul caso della povera Desireè Mariottini, la ragazzina drogata, violentata e barbaramente uccisa da un branco di africani lo scorso anno, nel quartiera romano di San Lorenzo.
A margine dell’udienza, uno degli avvocati degli imputati ha comunicato di aver proceduto, per conto del suo assistito, a sporgere querela nei riguardi della famiglia della ragazza, per aver trascurato di badare alla figlia ed aver così, di fatto, legittimato il massacro. A replicare è Valerio Arenare, dirigente nazionale di Forza Nuova: “Siamo d’accordo con la tesi della difesa per cui è assurdo che comune di Roma e regione Lazio si costituiscano parte civile, visto che la colpa delle istituzioni in questa vicenda è netta, poichè il fatto è avvenuto in uno stabile occupato abusivamente da tempo, notoriamente frequentato da extracomunitari e delinquenti di ogni risma. E’ vergognoso, invece, quanto dichiarato da uno degli avvocati degli imputati, che ha sostanzialmente giustificato i criminali africani, sostenendo l’esclusiva colpa della famiglia. Ebbene, ammesso e non concesso che una presenza ed un controllo maggiore da parte dei familiari sulla vita della vittima la avrebbe tenuta lontana da certe situazioni, è innegabile la violenza e la brutalità di bestie senza scrupoli, che si sono accanite sul corpo di una ragazzina indifesa, facendola a pezzi. Per questo, pensiamo che l’avvocato in questione farebbe meglio a lasciare la professione, poiché rappresenta una vergogna per l’intera categoria, essendosi spinta ben al di là del suo dovere deontologico.”