ROMA – Il Sindacato di Polizia incontra Conte
Si è concluso nella tarda serata di ieri 23 ottobre l’incontro a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e le rappresentanze sindacali della Polizia di Stato. Una convocazione, in verità arrivata solo dopo la protesta dei sindacati.
Così Giovanni Iacoi, Segretario Generale LeS (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato):
Oggi, dalla riunione a palazzo Chigi, con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il ministro Lamorgese, alla presenza del Capo della Polizia, Franco Gabrielli abbiamo capito che per il rinnovo del nostro contratto non c’è neppure un euro in più: 600 milioni per tre anni, che, oltre tutto, non è ancora chiaro come verranno destinati. Per quanto riguarda gli straordinari, saranno pagati solo quelli del 2018. E per i correttivi al riordino delle carriere saranno destinati appena 60 milioni di euro per l’intero Comparto, di cui 15 milioni per la Polizia, una cifra addirittura irrisoria rispetto a quanto occorrerebbe. Ritengo che l’esito dell’incontro possa definirsi mortificante per gli uomini e le donne delle forze dell’ordine. la convocazione delle OO.SS., secondo me, è stato solo un gesto di facciata. Nonostante ciò i vari rappresentanti sindacali hanno portato sul tavolo solo questioni vitali per il comparto sicurezza. Ho voluto presentare personalmente al Premier la nostra idea, l’idea di LeS, di riforma della nostra Amministrazione. La legge 121 è stata pensata negli anni ‘70 ed approvata nel 1981, ora è arrivato il momento di ripensarla, di portarla al passo con i tempi per costruire una nuova Polizia. E’ una scelta che oramai è diventata indispensabile per rendere la Polizia più moderna, funzionale e meritocratica. Nei prossimi giorni porterò al presidente Conte la prima copia della proposta, che spiega nei dettagli il nostro pensiero sulla riforma della Polizia di Stato, dove gli uomini e le donne che ne fanno parte vorrebbero stare con l’orgoglio di appartenervi e, soprattutto, con la Polizia che i cittadini di questa Nazione meritano.
Possiamo dire che le richieste delle varie sigle sindacali sono state tutte più o meno similari: più tutele giuridiche, più risorse, più strumenti ed abbigliamento adeguato e la conclusione dell’iter correttivo dei vari riordini di carriera, aggiungendo più risorse. In verità, in merito a quest’ultimo tema, il Premier non si è addentrato nell’argomento, ma il Ministro Lamorgese ha detto che potrebbero esserci ulteriori risorse.