ISERNIA – Piano Operativo Sanitario, D’Apollonio chiede un incontro urgente
Il sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio, in qualità di presidente del Comitato dei sindaci dell’Ambito territoriale sociale di Isernia, con una nota inviata al commissario ad acta alla sanità della Regione Molise Angelo Giustini, al sub commissario Ida Grossi e al direttore generale Asrem f.f. Antonio Lucchetti, ha chiesto un urgente incontro sul Piano operativo sanitario, al quale invitare tutti i sindaci dell’Ambito.
«Nel raccogliere le preoccupazioni e le istanze provenienti dai Sindaci facenti parte dell’Ambito e dai cittadini tutti, – ha scritto nella sua nota d’Apollonio –, sento il dovere di rappresentare un forte stato di malessere che si avverte in questa Città e in tutta l’area ad essa circostante per il grado di assistenza che viene assicurato presso l’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia e, soprattutto, per le prospettive che si delineano all’orizzonte, che sembrano evocare ulteriori gravi tagli ai servizi erogati.
Poiché è notoriamente in fase di redazione il Piano Operativo Sanitario, su mandato di tutti i Sindaci interessati – ha aggiunto nella sua lettera d’Apollonio –, chiedo un urgente incontro al fine di conoscere al riguardo le reali intenzioni di codesti organi e di rappresentare tutte le preoccupazioni dei nostri concittadini, allarmati per le paventate riduzioni dei servizi che, stando ad indiscrezioni raccolte anche dagli organi di stampa, riguarderebbero settori particolarmente sensibili quali le malattie tempo-dipendenti e le emergenze-urgenze, nonché reparti il cui ridimensionamento arrecherebbe forti ripercussioni su pazienti affetti da gravi patologie e costretti a terapie salvavita lunghe e faticose.
Conto sulla sensibilità delle SS.LL. e, quindi, sulla convocazione di un incontro con i Sindaci di questo Ambito in tempi ragionevolmente brevi, comunque tempestivi rispetto alla approvazione del Piano. Fin da ora, – ha concluso d’Apollonio –, metto a disposizione per l’incontro, se necessario, un idoneo locale della nostra casa comunale».