REGIONE – Nel 2020 rivoluzione-tablet alla Pisana
Stop all’uso della carta dal 2020 in Consiglio regionale del Lazio per i lavori d’Aula e delle commissioni. Il presidente dell’Assemblea, Mauro Buschini, ha presentato la “rivoluzione” che nell’anno prossimo portera’ a regime la dematerializzazione degli atti alla Pisana attraverso l’uso di tablet sui quali non solo si potranno seguire i lavori, ma anche prendere appunti, scrivere e sottoscriver gli emendamenti piuttosto che gli ordini del giorno.
“Nel 2020 vogliamo che l’aula e le 14 commissioni consiliari vadano a regime per fare scomparire questo muro di fogli che separano i consiglieri durante le sedute di lavoro, soprattutto quelle di bilancio, che costituiscono delle vere e proprie pareti mobili sui banchi”, ha detto.
L’uso della tecnologia consentirà di risparmiare ogni anno “due milioni di fogli, pari a quattromila risme di carta vergine che si ottengono dall’abbattimento di venticinque alberi di alto fusto di otto metri – ha spiegato Buschini – evitando anche il consumo di 450mila litri di acqua e lo smaltimento di 10mila tonnellate di pulper di cartiera, cioè fanghi”.
I costi sono già stati inseriti in questo bilancio, che l’aula si appresta a discutere, e “sono pari a circa 200mila euro. Già a partire da oggi, qualcuno di noi, io per primo, si cimenterà facendo delle prove- ha detto Buschini- E’ una rivoluzione è l’assemblea del Lazio è una delle prime in Italia. Questo sarà l’ultimo bilancio ‘di carta’”.
Saranno sessantadue i tablet distribuiti, 51 ai consiglieri (tra i quali anche il presidente della Regione, Nicola Zingaretti), il resto agli assessori regionali e ai funzionari dell’ufficio legislativo che coordinano i lavori.
“Ciascun consigliere avrà il suo tablet, lo prendera’ prima dell’inizio dei lavori e al l’aula lo dovrà riporre in un apposito contenitore”, ha precisato il segretario generale del Consiglio, Cinzia Felci.
L’applicazione installata sui tablet si chiama ‘Meeting book’ e consentirà “di seguire i lavori in tempo reale, accedendo a un sommario, attraverso tipologie di profili diversi: speaker (cioè il presidente, che guida le sedute d’aula), reader (che può prendere appunti sui testi e chiedere la modifica dei documenti) e follower (può seguire la riunione ma non interagire- ha spiegato un tecnico della società Infocert che ha fornito il software. Si può anche accedere ai documenti senza partecipare ai lavori, in modalità off line”.
L’amministratore delegato di Infocert, Danilo Cattaneo, ha spiegato che “la media del ritorno dell’investimento è tra i sei e i diciotto mesi, sottostimando i costi che vanno a cessare.
Quello del Consiglio regionale del Lazio è uno dei primi esempi come ente pubblico, ci auguriamo che sia apripista per altri enti che lo vorranno emulare”.
Buschini ha ricordato che “questo progetto viene da lontano e voglio ringraziare il mio predecessore, Daniele Leodori, che per primo ha messo in moto questa macchina che possiamo con determinazione fare funzionare”.